Le pagelle di Salisburgo-Inter: Lautaro insostituibile, entra e cambia faccia al match. Come lotta Acerbi

INTER (a cura di Alessandra Stefanelli)
Sommer 6: Nel primo tempo viene chiamato in causa una volta sola, pronta la risposta sulla conclusione di Gloukh. Nel secondo tempo può limitarsi all'ordinaria amministrazione, senza dover compiere grossi guizzi.
Bisseck 5,5: Esordio da titolare per il tedesco che fin dalle prime battute non sembra aver paura di metterci il fisico. E infatti al 27' rimedia il suo primo cartellino giallo in Champions League. L'ammonizione gli costa cara, visto che convince Simone Inzaghi a sostituirlo già al 45'. Dal 46' De Vrij: 6: Cambia un paio di volte la posizione in campo invertendosi con i suoi compagni di reparto. Dalle sue parti nessuna grossa sofferenza per i nerazzurri.
Acerbi 6,5: Porta a casa l'ennesima prestazione solida, sebbene nessuno degli attaccanti avversari lo abbia mai davvero messo in difficoltà. Resta in campo 90' nonostante qualche acciacco nel finale di gara.
Bastoni 5,5: vista la panchina di Lautaro e Barella, è il difensore azzurro il giocatore che stasera indossa la fascia da capitano. Ha sulla testa il pallone dell'1-0 nel primo tempo, ma lo spreca malamente. Peccato non aver coronato con il gol personale una serata così.
Darmian 6: L'infortunio di Pavard e la necessità di far rifiatare Dumfries convincono Inzaghi a riproporlo da braccetto di destra. Qualche buono spunto nel primo tempo, poi inevitabilmente si fa sentire la stanchezza.
Frattesi 6: Ha tanta voglia di prendersi l'Inter e si vede, purtroppo gli manca la precisione. Gioca comunque 90' dimostrando di poterci stare tranquillamente a questi livelli. La corsa c'è, per la precisione meglio riaggiornarsi più avanti.
Calhanoglu 5,5: Nel primo tempo fatica a trovare le giuste geometrie. Nel secondo tempo prova a creare qualcosa in più, soprattutto su palla inattiva, ma senza grossi risultati. Dopo il giallo viene anche lui sostituito. Dal 60' Asllani 6: Inzaghi comincia a fidarsi sempre più di lui. Conferma la tendenza positiva, sta crescendo e lo sta facendo bene.
Mkhitaryan 5,5: Inzaghi non rinuncia mai al treno armeno, che pure dimostra di aver bisogno di rifiatare. Qualche buono spunto in avvio di gara, poi lentamente si spegne. Dal 69' Barella 6,5: Con il suo dinamismo contribuisce al cambio di marcia dell'Inter. Sembra essersi lasciato alle spalle il momento negativo.
Carlos Augusto 5,5: Prestazione un po' timida da parte dell'ex Monza, che comunque non si prende grossi rischi con gli esterni avversari. Comunque fa intravedere qualche buono spunto nella ripresa. Dall'87' Dimarco s.v.
Sanchez 5,5: Dopo aver deciso all'andata il match con un suo gol, oggi fatica a ripetersi anche perché poco servito dai compagni. Nel secondo tempo gradualmente sparisce dal campo, fino al cambio. Dal 69' Lautaro 7: Il suo ingresso in campo fa cambiare marcia ai nerazzurri. Colpisce una traversa e poi su calcio di rigore firma la rete che regala la vittoria ai ragazzi di Inzaghi.
Thuram 6,5: In difficoltà in avvio di gara, cresce con il passare dei minuti e prova ad accendersi nel finale di primo tempo. Sua la palla visionaria regalata a Frattesi, che però fallisce il colpo. Nella ripresa la stanchezza si fa sentire: anche lui avrebbe bisogno di tirare il fiato. E nonostante tutto ha la forza di fare un'ultima incredibile sgroppata nei minuti di recupero.
Simone Inzaghi 7: Centra tutti i suoi obiettivi: fa rifiatare almeno per un tempo dei giocatori chiave, porta a casa la vittoria e la qualificazione agli ottavi di finale con due turni d'anticipo. Certamente la squadra vista oggi a Salisburgo dimostra di non poter fare a meno di alcuni titolari, su tutti Lautaro, ma non è certamente colpa del tecnico se al momento mancano ricambi adeguati. Intanto, però, l'Inter è di nuovo agli ottavi.
SALISBURGO (a cura di Yvonne Alessandro)
Schlager 5.5 - In grossa difficoltà quando deve saltare in testa a Bastoni per impossessarsi del pallone. Risulta scomposto ma sul pezzo alla punizione di Calhanoglu, perde il mismatch con Lautaro dal rigore.
Dedic 6 - All’andata Carlos Augusto lo aveva fatto penare. Poco coinvolto nelle scalate del primo tempo, passa a sinistra per l’uscita di Ulmer nella ripresa. A tu per tu con Darmian aumentano le difficoltà e il suo imbarazzo a puntare l’uomo.
Baidoo 5 - Prende il posto di Solet, rimasto in dubbio fino all’ultimo. Thuram è una spina nel fianco, Lautaro quando entra un incubo ad occhi aperti. Dalla traversa che trema ancora al buco cosmico nei minuti di recupero: rischi enormi, troppi per i gusti di Struber.
Pavlovic 5.5 - A San Siro aveva catturato l’attenzione per sicurezza e personalità. Questa sera annienta sul nascere ogni chance per Sanchez, ma si trova costretto a spendere un cartellino su Frattesi per sventare una ripartenza pericolosa nella ripresa. Predica nel deserto.
Ulmer 5.5 - Quando svicola sull’out di sinistra mette fuori causa Bisseck. In chiusura commette qualche ingenuità per fretta di riconquistare il pallone. Esce probabilmente per problemi fisici. Dal 46’ Gourna-Douath 5.5 - Avrebbe potuto essere il cortocircuito perfetto, ma gli avversari lo sovrastano in mezzo al campo e lui è costretto a inseguirli.
Sucic 5 - Porta la palla a spasso in campo, ma è davvero poco incisivo. Tutto fumo e niente arrosto. Da lui ci si aspetterebbe perlomeno una scintilla.
Bidstrup 5 - Maratoneta e borseggiatore seriale di palloni, ruba l’occhio degli interessati. Macchia una partita da migliore in campo con quel braccio largo in area sul tiro di Barella e Lautaro rigorista killer. Disperato, si lascia andare alle lacrime al triplice fischio.
Capaldo 6 - Aggressivo, alle volte sguscia via quando tutto sembra intasato. Dislocato terzino destro nel secondo tempo però, viene limitato e non poco il suo raggio d’azione. Un debutto da titolare stilizzato in Champions.
Gloukh 5.5 - Impreciso e sconclusionato nella fase di rifinitura, cerca di graffiare con la sua natura da velocista. Alle lunghe si lascia andare in qualche fallo di troppo e becca un’ammonizione evitabile. Brutta copia dell’autore del momentaneo pari a San Siro. Dal 87' Amankwah s.v.
Simic 5 - Troppo approssimativo all’inizio del match. Gradualmente si scioglie e dà tutto quello che può, ma la sua resta una gara anonima. Specie per un giovane spavaldo che prima della partita ha sfidato l'Inter, garantendo di volersi prendere la rivincita. Quando la partita racconta un'altra storia... Dal 79’ Ratkov s.v.
Konaté 5.5 - Difficile da giudicare, anche per la giovanissima età (19 anni). Fa a sportellate con Bisseck e smista anche bene palla, ma gli manca il mordente. Se fosse passata quella bordata di destro a dieci minuti dalla fine…invece non potrà mai saperlo, per colpa di un maldestro Ratkov. E per quel mancato servizio a Simic ancora si mangia le mani. Dal 87' Dorgeles s.v.
Gerhard Struber 5 - Vendetta rimandata. Con il massiccio turnover degli avversari, il Salisburgo aveva una buona chance per strappare punti preziosi in classifica. Invece tra le numerose defezioni e un avversario più forte e cinico, ancora una volta la squadra marcata Red Bull chiude con una sconfitta in Champions League dopo San Siro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati