Palmeri: "120 milioni di sola Champions, ecco perché la stagione dell'Inter è già vincente"

Palmeri: "120 milioni di sola Champions, ecco perché la stagione dell'Inter è già vincente"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 10:38News
di Marco Pieracci

Nel suo editoriale per Sportitalia.com Tancredi Palmeri traccia un primo bilancio della stagione dell'Inter, ancora in corsa su tutti i fronti nel momento clou: "Ci sono campioni che per la loro onestà intellettuale sono amati ‘transnazionalmente’, al di là dei colori che hanno indossato. Spesso la cosa coincide con l’essere stati una bandiera, ma non necessariamente. E non a caso quando aprono bocca riscuotono rispetto, proprio perché si sono dimostrati non incatenati al giudizio della gente, o dei propri stessi tifosi, ma prima di tutto rispettosi di sé stessi e non ansiosi di soddisfare la pancia del pubblico. Gente come Maldini, Zanetti, Nesta, Totti, De Rossi. Uno di questi è Alex Del Piero.

In un momento in cui i tifosi non nerazzurri più infoiati sono appollaiati ad attendere la disfatta dell’Inter per poter scatenare la propria frustrazione – ed è anche giusto così, perché il tifo si nutre anche della rivalità virulenta non necessariamente sportiva -, ma soprattutto in un momento in cui svariate schiere di commentatori malmostosi sottobosco fanno capire che tutto quello che ha fatto l’Inter non servirà a niente se non si vincerà uno tra scudetto e Champions, beh Del Piero ha avuto l’onestà intellettuale di non riscaldare la pancia dei suoi tifosi più affezionati, ma metterla giù nella maniera più semplice possibile: “Se arrivi in semifinale di Champions, secondo in campionato e semifinale di Coppa Italia, ti rimane un grande rammarico ma è comunque una stagione straordinaria.

Ed è esattamente così. E non è un mettere le mani avanti, ma la semplice analisi delle cose secondo quelli che sono i rapporti tra le forze in campo. L’Inter era sulla carta la favorita del campionato, era diciamo la sesta forza in Champions, e nella Coppa Italia che è una lotteria è sicuramente la squadra più forte rimasta in corsa. Ma tutto va visto nel contesto di quello che stai facendo. Se vuoi salire di livello e fare parte dell’elite europea, devi provare a competere su tutti i fronti. Essere credibile, anche se poi magari ti capiterà di non vincere. Ed è quello che l’Inter sta facendo.

Perché pur favorita del campionato, l’Inter non ha una squadra sulla carta nettamente più forte come aveva la stessa Inter 2006-2010 o la Juventus 2013-2019. Dunque non si può assolutamente parlare di obbligo di scudetto, obbligo che in Italia non esiste più per la favorita proprio dal 2019. E se dirimpettaio hai un Napoli con uno dei migliori allenatori su piazza e un XI sicuramente competitivo per lo scudetto, ma una rosa sicuramente inferiore, e che però da novembre può preparare una partita a settimana, allora ci sta che tu possa perdere. Così come in Champions, sei stato capace di esprimere un livello tale da giocartela con tutti, anche chi ti era avanti. Però gli altri rimangono avanti per singoli e profondità di rosa, e allora se la tua dimensione era arrivare ai Quarti e sei in Semifinale, figurati se si può parlare di fallimento. Tanto più che davanti ti troverai il Barcellona, la squadra senza dubbio più in forma di questa stagione europea. E infine la Coppa Italia, dove sicuramente saresti più forte del Milan, ma ti trovi di fronte una squadra che in partita secca ha sicuramente la qualità per vincere, e figuriamoci se poi quella partita secca è letteralmente l’ultima partita con un senso che gli è rimasta da giocare nell’ultimo mese di stagione.

E’ ovvio, sarebbe un’amarezza, ma l’Inter arrivando in corsa per tutto al 18 aprile con questa rosa, che non ha certo lo strapotere (quantomeno in Italia) di quell’Inter di Mourinho, ha già vinto alla grande in questa stagione.

E se ancora non foste convinti, c’è un altro dato inoppugnabile. Meno romantico per noi che guardiamo per il gusto della gioia, ma caro a chiunque decida nel mondo del calcio.

Ovvero: solo di Champions, l’Inter di Simone Inzaghi ha già fatto incassare alla proprietà 120 milioni. Solo di premi guadagnati sul campo, con le prestazioni. senza incassi. E senza considerare le altre competizioni.

E’ una cifra immensa, frutto del lavoro, della qualità della squadra, della gestione sapiente di Simone Inzaghi. E cifra incassata senza sacrificare nulla delle altre competizioni. Non è bello misurare il calcio con i soldi, ed è ovvio che si festeggia chi metta la targa con il nome sulla coppa, e vivaddio deve rimanere sempre così. Ma le valutazioni su una stagione che fanno i professionisti e gli analisti devono prescindere dagli umori dei tifosi. E con 120 milioni già incassati di soli premi Champions dovuti ai risultati, l’Inter di Simone Inzaghi ha già dimostrato di essere stata un successo.