J. Martinez: "Voglio bene ai miei ex compagni, ma dovevamo vincere noi. Rabbia Lautaro? Era una gara..."

"Una settimana da tante emozioni per me. Soprattutto perché era la prima in Serie A a San Siro e contro la mia ex (squadra, ndr). Non poteva andare meglio, fatti tre punti importanti e anche un clean-sheet. Alla grande". Parola di Josep Martinez, intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset in seguito all'1-0 impartito al Genoa a San Siro nel debutto assoluto con la maglia nerazzurra in campionato - in seguito all'infortunio e operazione patiti da Sommer.

Arrivata anche per merito di una tua parata pazzesca che ha salvato il risultato...

"Non è che ho fatto la gara più lucida della mia carriera. Ho dovuto dare il mio contributo, poi ho dovuto fare quella parata, una parata normale, sì importante, ma importante come il gol di Lautaro e come abbiamo difeso il risultato dopo". 

L'esultanza di Lautaro, ha mostrato una rabbia...

"Sapevamo che era una gara molto importante. Non è stata la migliore dal punto di vista della qualità. Sapevamo che sarebbe stato difficile perché il Genoa veniva da un momento buono. Però abbiamo preso coraggio. Dopo una sconfitta che ci ha fatto male a Torino sapevamo di dover vincere per forza e vincere 1-0 così è emozionante". 

Ma non hai detto niente ai tuoi compagni del Genoa dato che si sono chiusi così tanto?

"No (ride, ndr). Loro sono bravi giocatori, voglio loro bene, ma dovevamo vincere noi. Stanno facendo una grande stagione. Gli mando un in bocca al lupo. Ma i tre punti erano importanti per noi". 

Credete ancora nello scudetto? 

"Sì, la nostra mentalità è lottare per ogni competizione. Il percorso è ancora lungo, mancano tante gare, dobbiamo provare a vincerle tutte, pure quella della prossima settimana e noi abbiamo questa mentalità di voler competere in ogni trofeo".