Marotta ricorda: "All'Inter ho portato senso di appartenenza e cultura della vittoria, valori imparati alla Juve"

Marotta ricorda: "All'Inter ho portato senso di appartenenza e cultura della vittoria, valori imparati alla Juve"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 16:03News
di Yvonne Alessandro

Il presidente dell'Inter, Giuseppe Marotta, ha presenziato ieri sera all'evento della fondazione Famiglia Legnanese organizzato per trasmettere il messaggio che il calcio non sia solo sport ma anche un "fenomeno di aggregazione" e per quanto mutato nel tempo ha "mantenuto intatti di suoi valori sociali".

L'attuale numero uno del club meneghino ha preso parola per raccontare la storia personale, tra aneddoti e retroscena della vita trascorsa nel mondo del pallone. Nell'intervista concessa a TGR-Testata Giornalistica Regionale: "Ho accettato di cuore questo invito perché venire a Legnano vuol dire venire nel territorio dove sono nato e cresciuto. Il mio è un lavoro bellissimo, mi piace stare tra la gente", le prime parole rilasciate.

Ma prima di diventare presidente di un club come l'Inter Marotta ha dovuto compiere diverse tappe di carriera, nei ruoli anche più umili nel suo passato al Varese ad esempio: "Gli obiettivi si raggiungono solo se tutti remano dalla stessa parte. Pulivo le scarpe e gonfiavo i palloni, l’umiltà è sempre stata una caratteristica che mi contraddistingue. In ogni squadra in cui sono stato ho cercato sempre di far tesoro di tutti gli insegnamenti".

Fino ai tempi più recenti, dalla Juventus all'Inter: "In particolare alla Juventus ho imparato il senso di appartenenza e la cultura della vittoria - ha ammesso Marotta -, valori che ho portato anche all’Inter. I grandi campioni in Italia non ci sono più, ma ci sono tantissimi nuovi grandi talenti. Per il calcio e lo sport italiano possiamo fare molto di più, ci mancano però gli stadi e i centri dove praticare lo sport a tutti i livelli”.