Esclusiva

L'ex Atalanta Tissone: "Inter da Triplete, ma domani Gasp può fare suo lo Scudetto"

L'ex Atalanta Tissone: "Inter da Triplete, ma domani Gasp può fare suo lo Scudetto"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 19:07News
di Daniele Najjar

L'ex centrocampista di Atalanta, Udinese e Sampdoria, fra le altre, Fernando Tissone, è intervenuto in esclusiva per la redazione de L'Interista per parlarci del big match di domani fra i bergamaschi e l'Inter.

Fernando, anzitutto ti devo chiedere se stai ancora giocando dopo l'ultima annata al Montegranaro (in Serie C).
"Lo volevo annunciare a breve dopo averci pensato su, ma no, non giocherò più. Mi ero preso un po' di tempo dopo aver ricevuto qualche proposta in estate, ma ho pensato alla mia famiglia. Poi ho fatto il corso a Coverciano, Uefa B e mi sto quindi preparando per questa nuova strada".

Domani c'è Atalanta-Inter. Che partita ti aspetti e che attesa c'è in te per questa partita?
"Aspetto e guarderò questa partita con grandissimo piacere e voglia di gustarmi una grandissima Atalanta. Nella mente ho quella partita giocata durante il Covid contro la Juventus dove si giocavano anche lì delle chance di Scudetto. All'epoca dissi: se vince questa partita, vince lo Scudetto. Lo ripeto oggi. Mancano tante partite, ma è una partita che può dare una carica immensa ad una squadra che sta facendo bene. La chiusura del cerchio per dire: stavolta ce la posso fare per davvero. Anche le avversarie sanno che quando affrontano l'Atalanta devono avere un'attenzione più alta, dato che sta facendo cose incredibili".

L'Inter può davvero vincere tutto?
"Secondo me sì, prima di tutto perché da tanti anni sta giocando per vincere tutto. Ha sempre lottato per lo Scudetto, purtroppo ha raggiunto e perso le finali di Europa League e Champions League. Ha una rosa più ampia e migliore delle avversarie in Serie A, da anni. Ha la possibilità di variare giocatori e formazioni con un allenatore importante. Ha della pressione da gestire, ma è la squadra italiana più adatta per vincere tutto".

Riguardo a questa pressione da gestire: l'Inter è l'unica della quale si dice che deve vincere lo Scudetto, altrimenti c'è chi dice che sarebbe un fallimento. Che ne pensi?
"Non credo nei fallimenti, vedo il calcio in maniera diversa. Lo vedo come un modo per migliorarsi e di centrare degli obiettivi, facendo del proprio meglio. Nel calcio per forza di cose sono più i trofei che perdi di quelli che vinci, non credo in questa parola, 'fallimento'. Ovviamente non vincere ti lascia perplesso. Quello che è giusto è dire che l'Inter deve lottare per vincere, quello sì".

L'Atalanta ha battuto un po' tutti, ma l'Inter è sembrata la bestia nera in questi anni. Come mai?
"Magari per la fisicità dell'Inter. Una squadra che corre tanto, lavora tanto nell'uno contro uno, è più abituata a questo gioco che fa l'Atalanta. L'Inter gioca molto bene negli spazi aperti, lavora molto bene nella transizione. La squadra di Gasperini gioca in modo molto diverso rispetto ad altri e l'Inter è più abituata ad affrontare questo tipo di squadra".

Quanto ti piace Lautaro Martinez, che nonostante dei cali rimane il trascinatore di questa squadra?
"Ha avuto piccoli cali, come qualsiasi giocatore al mondo, ma è un attaccante completo, uno dei migliori al mondo. Lo vedo molto simile a Julian Alvarez per il lavoro che fa per la squadra e perché è sempre presente e dentro al match, è la sua forza. E' un giocatore anche sottovalutato per certi aspetti, ma si vede che ha la personalità per non sentire a quelli che possono essere i momenti di calo".

Vedresti bene Nico Paz all'Inter?
"Per la qualità che ha lo vedrei bene ovunque. L'ho visto anche dal vivo mentre si allenava a Marbella, nel ritiro estivo. Vedevo come si comportava ed atteggiava: un ragazzo con quella mentalità, oltre che qualità, può davvero fare bene in qualunque squadra al mondo. Sta crescendo molto e deve fare step dopo step. Se mantiene questa mentalità può arrivare dove vuole".