Il pagellone di Bastoni: l'evoluzione in difensore totale, un'altra bandiera per l'Inter
Una parte del DNA da ItalInter è formata anche da lui. Un motivo d'orgoglio per l'Inter, che acquistò Alessandro Bastoni nell'estate del 2017 arrivando passo dopo passo all'esordio in nerazzurro il 28 settembre 2019. Un debutto da titolare nel successo contro la Sampdoria, sotto la guida di Antonio Conte, dove diede subito un saggio delle sue qualità. E fa sorridere ritrovarlo oggi punto di riferimento di Simone Inzaghi nella retroguardia nerazzurra.
Lasciare l'Inter? Macché: il rinnovo di contratto e lo status di titolare inamovibile
Il 24enne di Casalmaggiore resterà nerazzurro fino al 2028. Il rinnovo di contratto siglato con l'Inter lo scorso 4 luglio è stato un premio al valore per quanto dimostrato la scorsa stagione. Da 40 presenze tra campionato e coppe ai pochissimi i passaggi a vuoto, con la consacrazione di coach Inzaghi a perno insostituibile nei tre dietro con Acerbi e Darmian. Più la quota di 6 assist confezionati in tutte le competizioni a cui ha preso parte. Quell'asse italiano instaurato e sfoggiato con Barella, ad esempio in Benfica-Inter, d'origine lontana al 2021, con la rete del centrocampista contro la Juventus. Feeling in campo e massimo risultato tra i due, come per il magico binario mancino in tandem con Dimarco a sfornare traversoni a catinelle. Un tutt’uno di qualità che porta a una Supercoppa e una Coppa Italia, fino alla finale di Champions League contro il Manchester City ferita di guerra ancora aperta.
Il futuro è tutto da scoprire, con vista sugli Europei
Vigoria, carisma e attaccamento alla maglia rendono unico Bastoni. La ciliegina sulla torta l'ha raggiunta col tempo, con quelle sventagliate di a tagliare il campo da regista aggiunto. Fino all'evoluzione più recente, in braccetto difensivo a tuttocampo, talvolta a sostituirsi all'esterno mancino, altre volte anima libera di attaccare gli spazi con grande senso di gioco e tecnica spiccata palla al piede. Un giocatore prezioso e pure di grande affidabilità, anche per contrasti vinti negli uno contro uno, al punto da diventare sogno goloso in Premier League. Ma destinato a rimanere tale visto il legame indissolubile con il nerazzurro. E adesso cosa lo aspetta? Al momento Basto vanta 19 timbri complessivi, 1.492' giocati e qualche ricaduta muscolare a viziare un'annata comunque da far invidia a chiunque.
Lo status di esempio per tutti i giovani e i nuovi arrivati in casa Inter è comprovato. Così come il titolo di difensore internazionale, dopo la finalissima a Istanbul fino al 20 febbraio, quando dovrà bloccare l'Atlético Madrid di Morata e le Petit Diable. Mentre a fine stagione lo attende la maglia dell'Italia qualificata ad Euro2024, che porta con sé il titolo di campionessa in carica. Un bel fardello da sostenere, ma pur sempre con il titolare fisso nella Nazionale neonata di Spalletti a sostegno.
Voto 7,5
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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