Il dietrofront di Mancini. Dice sì alla Juve, ma come la criticava: "Campionati aggiustati"

La situazione in casa-Juventus continua a far discutere. Thiago Motta allenerà contro il Genoa da tecnico esonerato, dopo che è stato scaricato definitivamente (nei dialoghi con la dirigenza) da una squadra che si aspettava il suo esonero post-Fiorentina. Da qui la decisione di svoltare in panchina, che diventerà ufficiale a prescindere dal risultato contro il Grifone: la sorte del tecnico è segnata, secondo La Gazzetta dello Sport, con un esonero che non avverrà subito solo per questioni economiche.
Non si può anticipare l'addio per l'imminente chiusura della trimestrale, ma l'addio è certo e anche il sostituto: sarà Roberto Mancini, a meno di sorprese, a raccogliere l'eredità di Motta e sedersi sulla panchina della Vecchia Signora. Nelle scorse ore sarebbe arrivato il suo sì, con un contratto fino al 30 giugno e un'opzione di rinnovo fino al 2026, che diventerebbe automatica in caso di qualificazione alla Champions League.
Mancini alla Juve? Come la criticava in passato, tifosi furiosi
Il Mancio ritornerebbe dunque ad allenare tra i club dopo sette anni, non senza polemiche. I tifosi bianconeri hanno maldigerito i suoi precedenti interventi contro la Juventus, quando si sedeva sulla panchina dell'Inter o nelle interviste che seguirono il suo addio ai nerazzurri. Stanno facendo il giro del web, in particolare, le sue parole dopo il primo scudetto vinto in nerazzurro: "Ci sono state vittorie non pulite? Sì. A meno che non siate stati in una caverna in questi ultimi mesi, credo che tutto sia visibile. La cosa più fastidiosa? Sapere che sono stati giocati dei campionati, non sappiamo neanche quanti, tutti aggiustati a tavolino".
Il tecnico, nel 2010, venne anche chiamato a testimoniare nel processo su Calciopoli per le sue parole contro Rosetti, al termine di una partita nel 2004/05: "Pagherete tutto, tu e i tuoi amici di Torino". Nei mesi e anni seguenti si difese dicendo di aver parlato solo del sistema arbitrale che sfavorì l'Inter e non dei bianconeri in sè, ma la tifoseria non sembra aver dimenticato e sicuramente queste dichiarazioni verranno menzionate nelle prime conferenze stampa dell'ex ct della Nazionale. Mancini, dal canto suo, non si sente anti-bianconero e svelò anche di aver tifato Juve da ragazzo.
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