Le pagelle di Inter-Benfica: mamma come gioca Thuram, Lautaro perseguitato dalla sfortuna

Le pagelle di Inter-Benfica: mamma come gioca Thuram, Lautaro perseguitato dalla sfortunaTUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 4 ottobre 2023, 22:50Primo piano
di Redazione L'Interista

INTER (a cura di Patrick Iannarelli)

Sommer 6,5 - Questa volta non si fa sovrastare dalla sindrome del primo palo. Sulla conclusione di Aursnes va giù coi tempi giusti, poi smanaccia un paio di palloni nonostante il fuorigioco degli ospiti: nella ripresa corre pochi pericoli, anzi pochissimi.

Pavard 7 - Che Inzaghi lo abbia preferito a Darmian per l'esperienza s'era capito già al primo intervento. Non sbaglia mezza lettura, poi si trasforma in Bastoni, ma dal lato opposto, e per poco non confeziona un assist coi fiocchi. 

Acerbi 6,5 - L'errore pacchiano sulla rimessa laterale gli ha dato la scossa per iniziare a carburare. Si muove coi tempi giusti e si inventa un paio di chiusure,  l'ultima nella ripresa deviando in corner un pallone pericoloso. 

Bastoni 6,5 - Nel primo tempo gira a vuoto come il compagno di reparto. Salva la faccia con qualche accelerazione in fase offensiva, poi nel secondo tempo è tutta un'altra storia. 

Dumfries 6,5 - Quando taglia sul primo palo è sempre una risorsa, ma inizia a pestarsi troppo i piedi con Thuram. La ciabattata nel primo tempo e lo scontro fantozziano nel secondo tempo del francese mettono in mostra pregi e difetti di un giocatore che a volte spegne l'interruttore della lucidità. Alla fine s'inventa sempre qualcosa, tipo l'assist per Thuram. Dal 73' Darmian 6 - Entra in campo e fa sempre il suo, senza mai strafare. Scolastico, ma pur sempre efficace.

Barella 7 - Adrenalico. E soprattutto preciso: è l'unico che in un primo tempo con l'asticella piazzata parecchio in basso mantiene la testa sul campo: strappa un paio di palloni, esulta su un tackle difensivo, prova a dare la svolta con una fucilata dal limite. Dal 92' Klaassen sv.

Calhanoglu 7 - Quando apre il compasso è una meraviglia. Arriva un po' scarico in zona gol, ma ci mette tanta garra: cancella Di Maria con un tackle vecchia maniera da ultimo uomo. Palla piena, San Siro esulta. Giustamente. Dall'84' Asllani sv

Mkhitaryan 6,5 - Gara dai due volti. La palla sbagliata dopo una manciata di minuti lo condiziona, gioca un tempo sulle imprecisioni. Esce fuori col passare dei minuti, riscatta un'ora sottotono.

Dimarco 6,5 - Non brilla come al solito, ma si fa trovare sempre al posto giusto al momento giusto. Un paio di traversoni pericolosi, è diventato un attaccante aggiunto. Dall'84' Carlos Augusto sv

Thuram 7 - Ah come gioca Marcus. Si muove tra linee, fa a spallate con chiunque e ha un merito su tutti, rimane in partita: si sgancia coi giri giusti sul suggerimento di Dumfries. Dal 73' Sanchez 5,5 - Deve ritrovarsi, ma deve farlo in fretta. In una gara in cui avrebbe potuto incidere meglio si nasconde tra le maglie bianche degli avversari. 

Lautaro Martinez 6,5 - Se a Salerno aveva trovato subito il suo posto nel mondo, nel primo tempo gira a vuoto. Si palesa nel match con una sgroppata individuale al termine della prima frazione, poi inizia la sua sfida personale con Trubin e la sua porta: pali, traverse, parate. E niente gol. 

Simone Inzaghi 7 - La sfida con la Real Sociedad è stata totalmente cancellata, dimenticata. Gestisce i cambi, prova a scardinare una squadra chiusa a doppia mandata e che ha lasciato pochi spazi. Quattro punti in due gare, mica male.

BENFICA (a cura di Yvonne Alessandro)

Trubin 7 - Chiamato in causa dal destro insidioso di Barella, non manca all’appello. Nella ripresa l'intervento in spaccata su Lautaro è clamoroso. Salva i suoi dal raddoppio, ma deve ringraziare pure i legni di porta.

Bah 6 - Sporca qualche pallone utile nei primi momenti concitati del match. Ma è costretto a uscire anzitempo per infortunio. Dal 23' Araujo 5,5 - Entra a freddo e regge discretamente le discese di Dimarco. Nella ripresa però perde un po’ le distanze e il contatto col pallone. Così come la vista su Di Maria e compagni. D'altronde giocando sempre a testa bassa...

Otamendi 6,5 - Perde due palloni bollenti a inizio match per qualche discesa sprovveduta. Ma ha la capacità di mettere sempre una pezza sui propri errori e su quelli altrui. E la scivolata ad annullare il 2-0 di Lautaro è un salvataggio grandioso.

Morato 5 - Anche quando un Lautaro slalomeggiante lo punta, allunga il piede al momento propizio. Reo di non aver intercettato l’assist di Dumfries per Thuram. Lettura tardiva e rete incassata.

Bernat 5 - Perde di vista Dumfries in un paio di occasioni potenzialmente letali. Fortuna per lui l’olandese lo grazia anche nella ripresa. Eppure i centimetri in meno sono un handicap non di poco conto. Specie sulle palle alte nel suo ruolo. Dall'80' Cabral s.v.

Joao Neves 5 - Prodotto di Schmidt e di Rui Costa dopo l’addio di Enzo Fernandez. A sprazzi trova le giocate in verticale, il difetto più grande è uno in particolare: non sbarra quasi mai la strada agli incursori avversari. Troppo leggero: alle volte non basta l’estro, serve anche un po’ di cattiveria e furbizia.

Kokcu 5 - Si appiccica come un francobollo a Calhanoglu per impedire all’Inter di costruire, anche se certi passaggi in orizzontale sono sanguinosi. A lungo andare viene completamente sovrastato da Mkhitaryan e Barella. Non all’altezza dei suoi avversari. Dal 69' Musa 5,5 - Schmidt sfrutta tutto il suo arsenale offensivo. Peccato che il croato vada a sbattere ripetutamente contro la roccaforte nerazzurra.

Di Maria 5 - Non pervenuto. Non le manda a dire a Bastoni per alcuni contrasti a detta sua più fallosi che ruvidi. Ma il Fideo è spesso costretto a rialzarsi da terra e rincorrere i nerazzurri in fuga dall’altra parte. Desaparecido nella serata delle grandi occasioni. Dall'80' Jurasek s.v.

Aursnes 6,5 - Il più pericoloso nel primo tempo. Costretto a qualche ripiegamento forzato per aiutare Bernat, gli intercetti tra le linee spezzano benissimo il ritmo di gioco dell’Inter. Prova a beffare Sommer sul primo palo, ma dopo l’episodio su Bajrami l’elvetico ha imparato la lezione.

Rafa Silva 5.5 - Una spina nel fianco quando si accende. Possiede tecnica nello stretto, alle volte si gira in un fazzoletto con una semplicità disarmante. Ma anche per lui uscire dal traffico della squadra nerazzurra è un’impresa. Dal 69' Chiquinho 5,5 - Lento e prevedibile. Con qualche veronica di troppo perde palloni pesanti in avanti. Danneggia solo la squadra.

David Neres 5 - Al posto di far venire il mal di testa agli avversari è lui a ritrovarsi confuso e spaesato là davanti. Nei duelli in contropiede ritrova la sua natura, senza però riuscire ad oltrepassare il limite dell’area. Cala vistosamente nella ripresa fino a scomparire. Spuntato.

Roger Schmidt 5 - Quale sarà mai l’antidoto per battere l’Inter di Simone Inzaghi? Anche questa volta il tecnico delle Aquile non ha trovato la formula esatta. Si tratta di una sconfitta dal peso immane: il Benfica cola a picco nel gruppo D. Con zero punti. Buio totale per i lusitani in Europa.