Le pagelle dell'Inter - Lautaro vale un Modigliani. Bastoni-Barella come con la Juve

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mercoledì 12 ottobre 2022, 23:10Primo piano
di Luca Chiarini
fonte dall'inviato al Camp Nou

Barcellona-Inter 3-3

Onana 6,5 - La gran propulsione di cui dispone gli consente di arraffare come un gatto il tiro scoccato a metà primo tempo da Dembélé. Meno felino su un destro innocuo di Sergi Roberto, che per un soffio non si trasforma in assist per Lewandowski. Il 3-2 nasce da un suo gran lancio: ciliegina sulla sua serata, dolcissima malgrado le tre reti subite.

Skriniar 7 - La fascia lo responsabilizza, ma forse lo carica anche di qualche tensione in più, che deborda nelle schermaglie con Lewandowski nella prima frazione. Queste, però, sono le sue gare: nei corpo a corpo è maestro, e sa esaltarsi nella fatica.

De Vrij 6 - Nel reparto che sembrava aver perso ogni riferimento era lui il primo desaparecido. E invece la notte del Camp Nou restituisce lo Stefan dei tempi migliori: solido, elegante, e serafico nei disimpegni. Anche se nella buriana del finale non è impeccabile. Peccato per quel liscio dopo la traversa di Edin...

Bastoni 7,5 - Come con la Juve nell'anno dello Scudetto: la sventagliata per Barella è una delizia, e ricorda l'azione del 2-0 contro i rivali di sempre. Un gigante anche in copertura: bentornato, Alessandro. Dall'86' Acerbi s.v.

Dumfries 6 - È l'arma di Inzaghi per capitalizzare al meglio gli spazi che il Barça concede deliberatamente in contropiede. Il piano è ben congegnato: lo dimostra quella discesa con la quale sollecita Ter Stegen con il destro, e sulla quale forse potrebbe qualcosa in più. Fisicità e tanta garra: quello che serviva.

Barella 7 - Quando Inzaghi invocava l'esperienza dei giocatori già abituati ai palcoscenici europei si riferiva anche (o soprattutto) a lui. L'avvio è elettrico, con qualche atavico difettuccio: solido nei contrasti, un po' pasticcione quando ha il pallone tra i piedi. Dall'86' Asllani 6 - Protagonista sul gol di Gosens, meno sull'erroraccio a tempo scaduto. La media fa sei.

Calhanoglu 7 - La cabina di regia, che nel match d'andata era stata amplificatrice dei suoi ricami, sembra più una gabbia per oltre un tempo. Poi spezza il lucchetto e sprigiona tutta la sua classe: il lancio per Lautaro è una pennellata raffinatissima. Quello che completa la sua prova, però, è la ruvidezza nei contasti. Dal 77' Bellanova s.v.

Mkhitaryan 6,5 - Conferma meritatissima dopo il cioccolatino per Dzeko. Il dilemma tattico è risolto in favore della sua conferma in mediana. È il primo a bussare alla porta di Ter Stegen, e quando gli viene concessa un po' di verticalità riesce a procurare qualche prurito alla difesa del Barça.

Dimarco 6 - Il peccato originale sul gol di Dembélé è il suo: troppo statico sull'imbucata di Raphinha, che manda in fuga Sergi Roberto sulla destra. Solita spinta sulla sinistra, ma il dirimpettaio Sergi lo disinnesca. Chiude stremato: l'atteggiamento, quello no, non manca mai. Dal 67' Darmian 6 - Entra in un finale folle, regge come può.

Dzeko 6,5 - Che sfortuna Edin: perfetto nella scelta del tempo e nella coordinazione su quel colpo in estirada che sbatte prima sulla traversa e poi sulla linea. Dal 77' Gosens 7 - Quel gol regala un'illusione splendida. Ma resta pesantissimo.

Lautaro 8 - Lo sguardo alla vigilia diceva tutto. "Non firmo per il pareggio". E ancora: "Il gol arriverà quando meno me l'aspetto". Probabilmente, dunque, proprio non se l'aspettava, perché la sua opera d'arte vale un Modigliani, per valore estetico e per l'enorme peso che ha. Una chicca anche l'assist per Gosens. Dopo Anfield, il Camp Nou: sono le sue notti.

Simone Inzaghi 7 - La sua Inter ha coraggio, non perde fiducia dopo il gol di Dembélé e va a segno con la forza delle proprie idee. Segnali inequivocabili di ripresa dopo le difficoltà delle scorse settimane.