Le pagelle dell'Inter - Calhanoglu domina nel primo tempo. All'attacco manca mordente
Handanovic 6 - Per oltre quaranta minuti è sostanzialmente inoperoso, poi Aramu si mette in proprio e lo costringe ad un grande colpo di reni. Qualche brividino in più nella seconda metà, anche se non è chiamato ad alcun intervento proibitivo.
Skriniar 6,5 - Strapotere fisico che è quanto mai evidente questa sera. Non patisce l'iniziativa degli avanti del Venezia e blinda con consolidata sicurezza il suo lato.
Bastoni 6,5 - In impostazione lo spartito non cambia: piedi educati alla De Vrij, abbinati ad un'intraprendenza che lo conduce in alcune circostanze ad agire quasi da centrocampista offensivo.
Dimarco 6 - Schierarlo nel terzetto significa una sola cosa: propulsione, in abbondanza. E infatti l'asse con Perisic è subito caustico, toglie riferimenti a Mazzocchi, ipnotizzato dai continui duetti tra l'ex Verona e il croato. Qualche scricchiolio in più nella ripresa, anche se per poco non firma il bis a ridosso del novantesimo.
Darmian 6,5 - Tutti s'attendevano Dumfries, ma le garanzie che dà Matteo in questo momento sono irrinunciabili. Calibra bene le discese, appoggiando la manovra senza scoprire in maniera eccessiva la fascia. Solito lavoro prezioso, fino alla fitta all'inguine che lo costringe ad alzare bandiera bianca. Dal 71' Dumfries 6 - Buon impatto, non lucidissimo nelle rifiniture.
Barella 6 - La stanchezza la conosce eccome, semplicemente Inzaghi gli chiede ancora una volta di non badarvi. E allora via, elmetto in testa e si va a combattere un'altra battaglia. È in riserva, lo si percepisce, ma lui è bravo a camuffarlo. Dall'81' Gagliardini s.v.
Brozovic 6,5 - È il solito sarto, o direttore d'orchestra che dir si voglia. La sostanza è: dirige il traffico, detta i tempi, questa sera si prende anche qualche licenza in più in proiezione offensiva.
Calhanoglu 7,5 - Un primo tempo sontuoso: dinamismo, tecnica, visione di gioco. Tutto concentrato e abbinato alla perfezione. Meritatissimo il gol dell'uno a zero, un destro secco che s'infila in buca d'angolo, là dove Romero non può mai arrivare. Dal 58' Vecino 6 - Subito coinvolto: l'atteggiamento è quello giusto.
Perisic 6 - Meno dinamite rispetto allo Shakhtar, ma il metro di paragone non potrà essere sempre quello d'ora in avanti. Parte un po' in sordina, poi carbura e riesce anche a pungere Romero con un terzo tempo seguito da uno stacco imperioso. Di nuovo in calo nella ripresa, ma per questa sera può bastare. Dall'82' D'Ambrosio s.v.
Dzeko 6 - Condizione sempre più brillante. Svaria sul fronte più del solito, in maniera intelligente, sparigliando le carte e rendendo più agevoli gli inserimenti delle mezzali. Una buona chance a metà primo tempo, ma strozza troppo il mancino da posizione decentrata. La conclusione che gli resta in canna a tu per tu con Romero ricorda un po' l'errore con lo Shakhtar: la poteva chiudere al settantesimo.
Correa 5,5 - Ha subito una grande chance, ma s'incarta sul più bello e va a sbattere contro il muro veneto. C'è il suo zampino sull'uno a zero: il fraseggio con Brozovic induce Kiyne a forzare la giocata, e da lì ha origine la carambola che premia Calhanoglu. Nel complesso, però, non brilla come potrebbe Dal 58' Lautaro 6,5 - Conquista il rigore e segna: pura linfa per il morale.
Simone Inzaghi 6 - Il turnover è più moderato di quanto ci si attendesse: Barella poteva forse essere risparmiato, ma il forfait di Vidal ha ridisegnato un po' i piani. C'è da lavorare sulla concretezza sotto porta, ma vincere stasera contava più d'ogni velleità estetica.
VENEZIA (4-3-3): Romero 6; Mazzocchi 5,5 (dal 62' Johnsen 6,5), Caldara 6, Ceccaroni 6,5, Haps 5; Busio 5,5, Vacca 5,5 (dal 71' Tessmann 6); Ampadu 5,5 (dall'85' Crnigoj s.v.); Aramu 6,5 (dal 71' Henry 5,5), Okereke 5,5 (dall'84' Forte s.v.), Kiyine 5,5. Allenatore: Paolo Zanetti 6.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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