Esonero Inzaghi, la società dà fiducia al tecnico: il punto

Il ko della Dacia Arena fa malissimo. Per il momento in cui è arrivato (dopo due vittorie consecutive), ma soprattutto per il modo e per quel doppio cambio che ha fatto storcere il naso a parecchi: l'Inter però non sta pensando all'esonero di Simone Inzaghi, anzi la società ha ribadito la fiducia nei confronti del tecnico nerazzurro. Il tempo però è tiranno, soprattutto per via di una sosta che rischia di dilatare i tempi d'attesa per il ritorno in campo. 

Esonero Inzaghi, il mondiale come deadline?

Il ritorno dalla pausa delle nazionali - due settimane in cui tra l'altro l'Inter non potrà lavorare col gruppo al completo - sarà terrificante: a San Siro arriverà la Roma di José Mourinho, ferita dopo le due sconfitte in tre gare di campionato contro Udinese e Atalanta. Poi ci sarà la sfida quasi proibitiva col Barcellona che deciderà metà del futuro nerazzurro in Champions League.

Due gare non decisive, ma che comunque faranno capire se la banda interista sarà in grado di togliersi dai guai. La sensazione è che la fiducia della dirigenza sia a tempo: difficile individuare la data, ma la lunga sosta dovuta al mondiale in Qatar potrebbe essere decisiva per riflettere a mente fredda. 

La fiducia non manca, il tempo sì: serve una svolta immediata

La sensazione è che Marotta voglia dare un po' di tempo allo stesso Inzaghi dopo il mercato altalenante (il difensore è arrivato soltanto nelle ultime ore) e una situazione non facile dal punto di vista economico (altro fattore che limita il raggio d'azione). Di sicuro la prima sosta servirà al tecnico per riordinare le idee e riprendere in mano un gruppo completamente estraneo alle dinamiche viste lo scorso anno: Inzaghi ha ancora l'appoggio dell'Inter, ma la svolta ora è diventata un obbligo.