L'Inter regala tre quarti di Scudetto al Napoli. L'ex Stankovic ferma Inzaghi: a Marassi è 0-0
L'Inter ha regalato tre quarti di Scudetto al Napoli. Non che fosse semplice rimontare 13 punti a una squadra che non ha nessuna intenzione di fermarsi, ma ora la distanza sembra incolmabile: 15 lunghezze, 5 vittorie in meno che ridimensionano completamente una squadra troppo nervosa, che si incupisce quando le cose non vanno nel verso giusto.
Lo 0-0 in casa dei blucerchiati certifica l'occasione sciupata, l'ennesima opportunità buttata al vento per poter mettere pressione all'ex Spalletti: ora la concentrazione si sposta inevitabilmente sulla sfida in Champions League col Porto e su una qualificazione in vista del prossimo anno da portare a casa il prima possibile.
Primo tempo di nervosismo, i nerazzurri non sfondano il muro della Samp
L’Inter ha aggredito la partita nei primi istanti di gioco, quattro le occasioni nel giro di pochi minuti non sfruttate dai nerazzurri: Lukaku ha scaldato le mani ad Audero con una girata dal limite, Lautaro ha imitato Big Rom qualche istante più tardi. Pericolose anche le conclusioni dalla distanza di Mkhitaryan e Calhanoglu, entrambe terminate di poco sul fondo.
Il gol però non è arrivato e col passare dei minuti la squadra di Inzaghi si è fatta trascinare dal nervosismo, da quella frenesia di dover trovare la rete del vantaggio. E la tensione si è percepita sul battibecco tra Lukaku e Barella, con il belga che ha accusato il centrocampista di sbracciare troppo, un gesto inutile in un momento delicato. La Samp invece si è limitata ad attendere, a respingere al mittente gli assalti: soltanto un colpo di tacco di Lammers e una conclusione di Cuisance hanno impegnato un inoperoso Onana.
L'Inter ha regalato tre quarti di Scudetto al Napoli: 0-0 a Marassi
Nemmeno il cambio Dimarco-Gosens ha modificato uno spartito simile a quello interpretato nella prima frazione. All’ora di gioco sono stati i padroni di casa ad avere la palla gol più importante, con Gabbiadini che non è riuscito ad inquadrare lo specchio della porta. L’Inter nella ripresa forse ha fatto anche peggio, copiando quello che era stato l’atteggiamento visto con l’Empoli: Dzeko, Dumfries e Brozovic ci hanno messo parecchio ad entrare nel vivo del match e il gioco interista ne ha risentito parecchio.
L’unico che ci ha creduto è stato Calhanoglu, il turco ha prima preso le misure con una conclusione dal limite, poi ha gelato il Marassi con un tiro a giro terminato sul fondo per questione di centimetri. Nel finale ci ha provato pure Acerbi, ma l'intervento di Audero ha scritto la parola fine su un match stregato. E che sa tanto d'addio definitivo alla corsa tricolore.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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