Inter, sorriso a metà: Champions sfilata dal City, ma ricavi al top e bilancio migliorato
L'Inter avrà pure perso il match della verità e la Champions League, ma la finale contro il Manchester City rimane comunque un successo. La campagna europea dei nerazzurri ha rimesso in sesto i conti del club, che meritano un primo piano. Dall'inizio del cammino in Champions fino al match di ieri, la squadra di Inzaghi ha portato a casa la bellezza di 100 milioni di soli premi Uefa, senza contare gli ingressi da botteghino pari a 40 milioni per le partite casalinghe e la sponsorizzazione ultima di Paramount plus valsa 4 milioni. Perciò dopo questa stagione il bilancio dell'Inter chiuderà con un netto miglioramento il prossimo 30 giugno: la Gazzetta dello Sport stima un ricavo di circa 400 milioni di euro, con un incremento di 70-80 milioni rispetto all'esercizio precedente.
Numeri che riassumono un deficit totale di soli 70-80 milioni, senza il bisogno di realizzare le plusvalenze conclamate a inizio stagione entro giugno. L'unica postilla da tenere a mente sarà il settlement agreement sottoscritto con l'Uefa che prevede un deficit di massimo 60 milioni in tre anni, così la dirigenza interista sarà costretta a operare da luglio per tagli di costi, dalla riduzione dei salari alle cessioni preziose. Senza togliere l'indebitamento da 400 milioni della proprietà, che pesano inevitabilmente per 40 milioni circa in termini di interessi. L'asset di Steven Zhang però è nettamente migliorato, l'Inter ha una valutazione d'impresa di 1258 milioni di euro - si legge sulla Rosea - con una crescita del 215% rispetto al 2016 e dopo la finale col City dovrebbe aver toccato quota 1,5 miliardi. Sta al numero uno nerazzurro decidere il da farsi: prolungare la presidenza o monetizzare l'investimento riuscito da 700 milioni complessivi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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