Come nella favole! L'Inter non sbaglia nulla, il Milan sì: Dzeko e Mkhitaryan firmano il 2-0
L'Inter ha fatto la gara quasi perfetta. Mancava forse una rete in più per blindare la qualificazione alla finale, per mettersi subito in contatto con le agenzie di viaggio e preparare i biglietti per Istanbul: un pizzico di precisione in meno anestitizza la gioia, ma il 2-0 rifilato nel primo atto pesa come un macigno. C'è ancora molta strada da fare, ci sono ancora 90 minuti più recupero in cui può succedere di tutto. L'Inter però ha dimostrato sicurezza, serenità, capacità di gestione, epserienza internazionale. Tra una settimana ci sarà il verdetto definitivo, ma le due reti sono un segnale: basta saperlo interpretare nel modo corretto per continuare a sognare in grande.
Undici minuti di pura follia
Inzaghi come al solito si è affidato alle proprie certezze, a quell’undici che non ha mai tradito nelle notti europee. I duelli uomo contro uomo sono durati un battito di ciglia, per la precisione otto minuti, quando Dzeko - pescato dal tracciante di Calhanoglu su corner - ha colpito al volo anticipando Calabria. L’1-0 del bosniaco, uno che sa come si segna nella coppa dalle grandi orecchie, ha affossato i rossoneri, imballando gambe e testa della banda di Pioli. Il secondo schiaffo nerazzurro è arrivato all’11’ quando Mkhitaryan, lasciato colpevolmente solo in area rossonera, ha raccolto un assist di Dimarco depositando in rete il raddoppio. Il quarto d’ora di follia totale si è chiuso con il palo colpito da Calhanoglu dai 25 metri, con Mkhitaryan che ha calciato sui piedi di Maignan nell’azione successiva.
Il doppio vantaggio ha anestetizzato i ritmi, non la competitività e il nervosismo in mezzo al campo. L’unico cenno di reazione da parte del Milan si è palesato col colpo di tacco di Calabria su suggerimento di Messias, poi l’Inter ha avuto un'altra occasione con Lautaro, ma l’argentino non ha inquadrato la porta. Al 32’ l’episodio che ha fatto arrabbiare la squadra di Pioli: prima è stato assegnato un calcio di rigore per un fallo di Kjaer sullo stesso Lautaro, dopo una revisione al VAR Gil Manzano ha cambiato la propria scelta senza però ammonire l’argentino per simulazione.
Gestione e maturità, l'Inter vince 2-0
E la ripresa? Il Milan s’è affidato ai nervi scoperti dalle due reti iniziale: due i segnali di vita, entrambi però terminati sul fondo (prima Brahim Diaz, poi Messias). Il colpo del ko invece ce lo ha avuto sui piedi Edin Dzeko al 53’ dopo uno slalom di Bastoni: conclusione masticata e neutralizzata da Maignan. L’occasione sprecata ha ribaltato l’inerzia della sfida, con l’Inter che si è abbassata troppo: il sussulto dei rossoneri c’è stato, ma le speranze di riaprire una gara nata storta si sono spente sul palo colpito da Tonali.
L’Inter invece ha atteso, gestendo nel migliore dei modi il doppio vantaggio. Quando i nerazzurri hanno capito di non poter far male più di tanto in attacco, è arrivato il lampo d'intelligenza, d'esperienza. Meglio la gestione, senza forzare la mano: la vittoria pesa, i due gol anche. È una notte da sogno, ma ci sono ancora 90 minuti da vivere. Più recupero.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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