Bisseck-Barella, è un Inter formato campionato. Il 2-0 al Lecce allontana le nubi
Il miglior regalo di Natale che l'Inter potesse farsi. Il Lecce ci prova, ma non scalfisce minimamente il bastione nerazzurro che si lascia alle spalle il Bologna e la Coppa Italia mettendo a referto una vittoria importante: Bisseck nel primo tempo, Barella nella ripresa e 2-0 a San Siro. La banda di Inzaghi può tornare a sorridere, ristabilendo la distanza di 4 punti con la Juventus per un Natale più sereno.
Arnautovic sbaglia due volte, Bisseck sfonda la porta: 1-0 e Inter a riposo in vantaggio
Rabbia e determinazione all’insegna di un’Inter incattivita. La cocente eliminazione dalla Coppa Italia è stato uno smacco inaccettabile per i nerazzurri di Simone Inzaghi, che fin dalle prime circolazioni di palla vogliono imporsi sul Lecce tenace. Lo dimostra il siluro terra aria di Gonzalez diretto e annullato da Sommer, passando per la risposta di Mkhitaryan a regalare un cioccolatino per Arnautovic poi gettato nel cestito. A lungo andare, tuttavia, è l’Inter a prendere in mano la partita, impostandone pure l’evoluzione per ricavarsi una chance monumentale sempre per l’austriaco che battezza a lato la palla gol. Il match subisce un calo di velocità, come naturale che sia, pur sempre però con il chiodo fisso per l’Inter di rompere gli equilibri del risultato. Dopo un tentativo in girata su calcio piazzato viene fermato dalla traversa, ma giusto qualche minuto dopo al 43’ è proprio il giovane difensore tedesco a mettere la firma sul match. Con una spizzata senza guardare ma sentendo la porta sblocca il match e permette all’Inter di andare a riposo in vantaggio 1-0.
Folate del Lecce, Inter in pieno controllo. E Mkhitaryan formidabile
Ripresa improvvisamente in apnea dell’Inter, presa in contropiede dal Lecce. È bastato uno scatto di Banda e la superficialità della difesa nerazzurra per trovare Pongracic libero sul fianco destro di scaricare in porta un siluro. Carlos Augusto si oppone perfettamente e l’arbitro Marcenaro improvvisa un fischio di rigore, aggiustato correttamente dal controllo in sala Var per un tocco non punibile con il penalty. L’Inter deve prestare grande attenzione ad un Lecce pur sempre propositivo e intelligente a sfruttare le armi a disposizione, tra le sponde di Piccoli e le sfuriate targate Banda. Tutto sotto controllo per i nerazzurri, che conducono il ritmo di gara a piacimento sugli strappi di un Mkhitaryan imprendibile e inventore di calcio. Arnautovic e Thuram purtroppo non ne colgono il genio, con il Lecce limitato a reggere l’urto dell’onda nerazzurra.
Finezza di Arrnautovic, Barella si aggiunge alla festa e chiude i giochi 2-0
Accontentarsi del vantaggio di misura non è nello stile dell’Inter e di Inzaghi, tant’è che Falcone viene chiamato all’intervento teso ma efficace su Darmian al 67’. Un obiettivo, quello di allungare le distanze, più che ragionato a fronte dei pericoli di Rafia e Kaba freschi ingressi in campo. Al quarto d’ora finale la stanchezza nelle gambe dei nerazzurri, reduci dall’impegno sofferto col Bologna in coppa, comincia ad emergere, mentre il Lecce non riesce ad approfittarne peccando d’efficacia e precisione. E nel momento in cui i pugliesi provano a farsi spazio e coraggio, Arnautovic si inventa la giocata della serata: un tacco impensabile a premiare la corsa di Barella, in dribbling e gol per il 2-0. Dal nulla lato Lecce gli animi si scaldano per un mancato corner ricevuto, Banda a protestare fuori dalle righe e conseguente espulso segnato da Marcenaro. Una bordata dalla distanza del subentrato Asllani mette a dura prova Falcone, che si getta a capofitto e nega il tris nerazzurro. Ma non c'è più tempo, arriva il triplice fischio finale: l'Inter si conferma pressoché imbattibile in campionato e si riporta a +4 sulla Juventus. Per un Natale tutto a tinte nerazzurre.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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