Verona, Zanetti furioso: "Sono talmente incazzato che mi pugnalerei da solo"
E' da poco terminata la partita fra l'Hellas Verona e l'Inter allo stadio Marcantonio Bentegodi, a breve il tecnico dei gialloblu, Paolo Zanetti, interverrà in conferenza stampa per parlare della pesante sconfitta dei suoi contro i nerazzurri.
Segui qui su L'Interista la diretta testuale delle sue parole.
Ore 17.40 inizia la conferenza stampa.
Un commento sulla partita? La decisione del ritiro?
"Una partita incommentabile, l'unica cosa che mi sento di fare è scusarmi con tutti quelli che sono venuti oggi, uno spettacolo ai limiti dell'indecoroso. Abbiamo deciso di andare in ritiro fino a data da destinarsi. Per capire cosa manca. L'Inter è forte, ma si dicono tante cose in settimana, poi non si può prendere una grandinata ad ogni verticalizzazione. Avevamo preparato la copertura per la verticalità di Thuram, ma poi è successo quello che avete visto. Mi prendo tutte le responsabilità del caso".
Gli errori dietro?
"E' una bella botta la gara di oggi, so che i giocatori non lo fanno apposta, ma noi abbiamo una responsabilità indossando questa maglia, che merita una grinta diversa. Serviva uno spirito completamente diverso, poi si può perdere, ma contro le grandi abbiamo sempre dato l'anima, anche vincendo, ma soprattutto dando impressioni diverse. Non dobbiamo accettare questi atteggiamenti. Il ritiro è punitivo, per toglierci certe libertà. Oggi sono in difficoltà, un po' mi vergogno, uso una parola che non mi piace usare. Un pizzico di vergogna c'è. Dobbiamo cambiare, altrimenti diventiamo indegni e meritiamo i fischi".
E' da tanto che non vedevamo gente uscire a fine primo tempo. Queste figuracce possono allontanare i tifosi che di solito trascinano?
"Io percepisco questa cosa, è questo il motivo per il quale oggi mi sento di andare oggi alle scuse, la colpa è nostra e questo dobbiamo capirlo. Il sentimento verso la propria maglia e verso il proprio stadio è enorme, non ci hanno mai abbandonato, nemmeno oggi i tifosi. L'Hellas senza i propri tifosi non è niente. E' il fascino di far parte di un sistema del genere. Con queste prestazioni abbiamo fatto scricchiolare qualcosa. Mettiamoci sotto per davvero, deve partire dallo stomaco, dalle viscere, ho la sensazione che non abbiamo dato tutto ed il motivo va capito".
Ha più senso ora continuare con la difesa di sempre?
"Nei discorsi post si ha sempre ragione, i numeri sono impietosi e quando è così si cerca di trovare una soluzione. Oggi Dawidowicz per esempio non aveva tanta gamba per coprire tanto campo, quindi giocando a 2 avrebbe fatto ancora più fatica. Di certo non è cosa nostra fare il fuorigioco, come fatto su Thuram. La tattica serve per coprire i difetti, ma la realtà è che oggi noi non possiamo mai scoprire la difesa, perché in questo momento quando gli altri verticalizzano andiamo in difficoltà".
La scelta del ritiro nasce da lei o dalla società? Sente fiducia dal club?
"In questo momento riesco a pensare a tutto, tranne che a me stesso. Sono talmente incazzato ed avvelenato, che se potessi pugnalarmi da solo lo farei. Non mi sento di abbandonare la squadra, normale che qualche pensiero di sconforto mi arriva, ma alla fine ho un animo combattente, se mi dimetto non rispetto me stesso. La società ora qualunque cosa decide ha ragione".
Ore 17.58 finisce la conferenza stampa
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati