San Siro, il TAR della Lombardia respinge il ricorso di Inter e Milan. I dettagli
Nella giornata di venerdì, come ha pubblicato Calcio&Finanza, il TAR della Lombardia ha respinto un ricorso presentato da Inter e Milan. I club, due anni fa, si erano appellati al tribunale regionale affinché l'importo dovuto per l'affitto di San Siro fosse rivisto al basso nelle stagioni 2019/20 e 2020/21, pesantemente colpite dalle limitazioni d'accesso e dalle chiusure legate alla pandemia da COVID-19. Il Comune aveva stimato una riduzione di 3.9mln circa e i club chiedevano uno sconto maggiore, visto che Sala e i suoi collaboratori avevano considerato i diritti tv tra gli introiti "mantenuti" dai club, alla stregua dell'introito da stadio.
Per i giudici però non solo la Convenzione tra il Comune e i club è inappellabile, ma va tenuto conto "che nel periodo della pandemia l’abbonamento alle pay tv ha costituito l’unico modo per poter assistere alle partite della propria squadra, sostituendo interamente la modalità in presenza e passando così da modalità alternativa per seguire le partite a modalità ordinaria, a causa delle restrizioni di accesso. Del resto, presupposto fattuale, oltre che logico, per poter beneficiare dei diritti televisivi, come per la visione in presenza della partita attraverso l’acquisto di un biglietto di ingresso, è lo svolgimento della competizione all’interno dello Stadio Meazza e, pertanto, diventa irragionevole differenziare, nella nozione di incassi, gli uni (i diritti televisivi) dagli altri (i biglietti di ingresso), posto peraltro che la trasmissione delle partite tramite la tv ha il principale effetto di allargare il potenziale numero di spettatori". Nessuno sconto o risarcimento, dunque, per le società. Questo scoglio potrebbe ora accelerare i dialoghi per rilevare lo stadio dal Comune.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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