Parolo: "L'Inter deve vincere lo scudetto per forza. E arrivare tra le prime 8 della Champions"

Parolo: "L'Inter deve vincere lo scudetto per forza. E arrivare tra le prime 8 della Champions"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 11:42News
di Marco Pieracci

L'ex centrocampista della Lazio Marco Parolo, attualmente talent per DAZN, presenta sulle colonne di Tuttosport il big match di lunedì tra Inter e Lazio: "Una gara scudetto? È una sfida per le ambizioni dei biancocelesti, mentre per i nerazzurri è un match che serve a dimostrare di essere fortemente candidati al titolo. Per ora sono tutte lì, perché l’Inter non ha ancora accelerato: lunedì può essere una prova di forza per i nerazzurri. Qualora arrivasse il risultato dalla Lazio, si aprirebbe un altro modello di campionato, per un torneo molto avvincente, in cui 3-4 squadre si contenderanno lo scudetto".

L’Inter resta la favorita?

"Sì, deve vincere lo scudetto per la forza che ha. Lo dico per stima e per quello che stanno facendo. Se dicessi il contrario, non riconoscerei il valore dei nerazzurri. Per me hanno pure quasi il dovere di arrivare almeno tra le prime otto della Champions".

Quali saranno i duelli decisivi in Lazio-Inter?

"Sarà importante la capacità della Lazio, quando attacca, di essere molto brava nelle preventive, per non concedere le transizioni e le ripartenze all’Inter, visto che i nerazzurri sono forse la squadra più forte in queste situazioni. Inzaghi schiererà i titolarissimi, difficilmente la sua squadra sbaglia queste partite, anche se a Roma contro la Lazio c’è sempre qualcosa di particolare per il mister".

Perché secondo lei?

"Forse emotivamente e inconsciamente Inzaghi non riesce ad essere al 100%. Magari anche lui non se ne accorge. E anche solo un 5% in meno di concentrazione sua, legata ai saluti, a chi lo fa distrarre e così via, lascia un qualcosa che poi arriva alla squadra. Gli altri anni c’era una grossa differenza tra Lazio e Inter, oggi è una partita dal peso specifico rilevante. Se l’Inter perde, avrà una “bella rottura di scatole”, la Lazio invece ha tutto da guadagnare".

Inzaghi è tra i migliori tecnici del mondo?

"Per come gioca la sua squadra, sì. È uno degli allenatori che insieme al suo staff riesce a trovare le soluzioni e a sfruttare al meglio i suoi giocatori".

Lei lo conosce bene...
"Inzaghi ha una grandissima capacità di trovare la battuta, di sdrammatizzare, di prendersi in giro rimanendo un leader, scarica così le tensioni ed è la sua forza. Se è un “secchione”? È un grandissimo conoscitore di giocatori, di cosa fanno, di quanto siano stati pagati e così via. Su questo è incredibile".

Chi può essere decisivo in Lazio- Inter?

"Della Lazio tutto il reparto offensivo, vedo un grande Zaccagni. Il centrocampo dei nerazzurri è il più forte della Serie A, ma quello dei biancocelesti è il
più dinamico. Guendouzi, Rovella e Dele Bashiru sanno darti noia, starti addosso, hanno anche qualità. È lì che si giocherà la partita".

Mancherà Castellanos. Un’assenza pesante?

"Per la carica che dà sì, ma Noslin è in grande condizione. E la Lazio sa cavalcare il ritmo dei suoi calciatori».

Dall’altra parte, Lautaro.

"Può essere la sua partita, in queste gare servono i campioni, queste sono le occasioni che ti fanno dire: “Sì, Lautaro è il campione che tutti vediamo”, quello tra i primi dieci del pallone d’oro".

De Vrij potrà soffrire la pressione dell’Olimpico?

"Non penso, ormai è passato del tempo dal suo addio alla Lazio: è un giocatore d’esperienza, che si caricherà della situazione".