Joao Pedro: "Barella era pazzesco già al Cagliari, mi stupiva la sua cattiveria"

Joao Pedro: "Barella era pazzesco già al Cagliari, mi stupiva la sua cattiveria"TUTTOmercatoWEB.com
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domenica 20 aprile 2025, 16:00News
di Marco Corradi

Nel suo intervento ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, Joao Pedro ricorda lo spogliatoio condiviso con Nicolò Barella ai tempi del Cagliari e racconta così il giocatore nerazzurro: "A Cagliari lo invidiavo tantissimo. Barella era uno che provava di tutto: tiri da centrocampo, in rovesciata, di mancino. Non gli importava nulla di sbagliare, ci provava e basta. Era scatenato ed era già evidente che avesse tantissima qualità, ma ciò che mi ha sempre stupito è la sua cattiveria. In ogni partita, per 90 minuti, lui ci prova: non è sfacciato, ma quasi. Questo è uno dei motivi per cui è arrivato a quel livello. In allenamento dovevi dirgli: "Nico, calma. Non c'è bisogno". Lo invidiavo: non serviva stimolarlo, era già così".

Qual è il compagno da cui hai imparato di più?

"Il compagno da cui ho imparato di più è stato Pavoletti: segnava di testa come un pazzo. Mi chiedevo: "Ma com'è possibile che ne faccia così tanti?". Giocare con Borriello, invece, era pazzesco: fuori dal campo neanche ci guardavamo in faccia, ma dentro l'intesa era incredibile. Gli davi qualsiasi pallone e lo metteva giù, aveva una mentalità vincente simile a quella di Bruno Alves, Godin e Nainggolan".

Gli avversari più difficili?

"Odiavo giocare contro Chiellini e Koulibaly, che fisicamente erano dei mostri. Quello che mi infastidiva maggiormente era Bonucci: ti entrava in testa, era come se fosse nei miei pensieri, anche quando provavo cose diverse. Quella è la cosa più fastidiosa per un attaccante: lì un difensore ti uccide. Contro lui e Chiellini era sempre così".