Javier Zanetti: "Derby vinto con merito, critiche esagerate all'Inter. Skriniar? Dobbiamo accettare la sua scelta"
Il lunedì sera è il momento di Supertele, trasmissione condotta da Pierluigi Pardo su DAZN, nella quale è intervenuto Javier Zanetti per commentare il derby vinto dall'Inter sul Milan. Di seguito le parole del vicepresidente ed ex capitano nerazzurro: "Il giorno dopo il derby ha un valore speciale, per di più quanto lo vinci e meritatamente. Non mi aspettavo un Milan così prudente, fino alle formazioni non ci credevo a questa difesa a tre, ma oltre ai loro demeriti c'è il grande merito di un'Inter che, dal primo minuto, ha dato la sensazione di voler vincere da protagonista. Conosco Pioli e Maldini, hanno sicuramente la personalità per uscire da questo momento complicato".
Ci sveli il segreto dell'Inter? In alcune partite, soprattutto nei big match, è fortissima. In altre meno...
"Potevamo avere qualche punto in più, ma qualche scivolone fa parte di un percorso che questa squadra sta facendo. C'è comunque continuità e ci sta qualche passo falso, in un campionato così competitivo e con così tante partite ravvicinate. La squadra è sempre protagonista, fa la partita, mette in difficoltà chi trova e sa gestire i momenti difficili. Dalla gestione di Conte, con cui abbiamo raggiunto la finale di Europa League e vinto il campionato l'anno dopo, l'Inter ha grande continuità e lotta sempre per ogni trofeo. Le critiche sono esagerate, la squadra sta facendo il suo percorso nel migliore dei modi. Si può sempre migliorare, ma davanti c'è una squadra che sta facendo qualcosa di straordinario... Spalletti? Con noi ha fatto un grande lavoro. Dà sempre la sua impronta alla squadra, lo sta dimostrando anche a Napoli. Noi li abbiamo battuti, ma sono fortissimi".
Arrivare secondi sarà il vostro scudetto? Qual è il tuo giocatore preferito dell'Inter attuale?
"Dobbiamo fare il meglio possibile, abbiamo gli ottavi di Champions e la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. Possiamo fare molto bene. Se devo comprare la maglia di un interista, voto Darmian. Credo che sia preziosissimo per la squadra, dove lo metti fa il suo ed è un ragazzo di una serietà e professionalità incredibile. In qualsiasi gruppo fa la differenza, giocatori così. Avere giocatori così, quando lotti per obiettivi importanti, è fondamentale".
Ci racconti la trattativa per il rinnovo di Milan Skriniar? C'è rammarico per com'è finita?
"Noi abbiamo proposto il rinnovo del contratto all'interno delle nostre possibilità. Milan ha valutato l'offerta e l'ha rifiutata, dobbiamo accettare la sua decisione. Credo che la cosa più importante sia la risposta di tutto l'ambiente. Fino a giugno sarà un nostro giocatore e dobbiamo metterlo in condizione di poter rendere al meglio. Credo che la cosa più importante sia fare il bene della società, che deve chiudere bene la stagione, l'ha capito lui e l'hanno capito tutti. Gli auguriamo il meglio per il suo futuro, lui risponderà facendo delle prestazioni come quella di ieri sera".
Giusto togliere la fascia da capitano?
"Abbiamo pensato al futuro, credo che Marotta sia stato molto chiaro. Capisco chi non concorda, ma ci siamo confrontati e abbiamo pensato che fosse la scelta migliore. Skriniar stesso l'ha capito per primo e l'Inter deve guardare al futuro, con un giocatore su cui puntare. Ieri è stato Lautaro il capitano, lui fa parte del presente e del futuro".
Lautaro ama i derby, l'ha definito una partita "argentina". Sarà lui il capitano del futuro?
"Prima di tutto sono molto contento del percorso che sta facendo Lautaro. Ha avuto subito un ottimo impatto e si sta confermando stagione dopo stagione. Sappiamo che è un giocatore fondamentale per l'Inter, lo dimostra ogni volta che scende in campo. Lauti è molto generoso, non ci sta a perdere e ha ragione: i derby in Argentina si vivono così, con passione e un ambiente molto caldo".
Chi è il giocatore che ti ha più impressionato in Serie A?
"Osimhen, con quello che sta facendo nel Napoli".
Come hai vissuto il successo nei Mondiali?
"Era impossibile rimanere sobrio durante quei momenti. Ho vissuto i Mondiali con grande sentimento e passione. Poter assistere a questo trionfo con la mia famiglia mi ha consentito di festeggiare e godermi ogni istante. Nella finale, dopo la sofferenza dei supplementari, sono esploso dall'allegria perchè l'Argentina aspettava da tanto questo momento. Tutti gli amanti del calcio volevano vedere Messi alzare la Coppa del Mondo. Tantissimi tifosi di altri paesi avevano questo sogno e questa voglia. Messi o Maradona? Entrambi sono fuoriclasse e hanno un carisma incredibile, per cui sono stati amati da tutti. Posso dire, da argentino, che sono stato felicissimo di aver avuto Diego, che rimarrà eterno, e che Leo abbia vinto il Mondiale".
Messi all'Inter? Ci sono mai state possibilità?
"Per il rapporto che abbiamo, ci siamo parlati quando c'era la possibilità che andasse via. Sono rimasto sorpreso quando è andato via dal Barcellona, mai me lo sarei aspettato. Però, realisticamente, non potevamo e non possiamo competere col PSG e con le squadre di Premier League. Hanno un altro passo".
Come vedi José Mourinho alla Roma? Sembra sempre sospeso tra la ricerca del grande risultato e qualche delusione...
"Non mi sorprende, è Mourinho al 100%. Non è mai soddisfatto e al tempo stesso riesce sempre a dare qualcosa di importante per i suoi ragazzi, a fare il loro bene e lo sta facendo anche a Roma. Zaniolo? Dispiace che lasci la Serie A, perchè un giocatore come lui non dovrebbe lasciare il calcio italiano. Non va bene, anche se rispetto le sue scelte personali e capisco che si è creata una situazione ambientale difficile, da ciò che leggo. Per lui, forse, è opportuno andare via e anche per la società".
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