Inter, altro che sconto: il Tar respinge il ricorso sull'affitto di San Siro, niente da fare
Il Tar della Lombardia ha respinto i ricorsi presentati da Inter e Milan nel 2022 contro il Comune di Milano dove veniva richiesto di ristabilire la quota dovuta a Palazzo Marino per la concessione dello Stadio Meazza per le stagioni 2019/20 e 2020/21 per via delle limitazioni stringenti dovute alla pandemia globale Covid-19. Stando a quanto si legge su Calcio e Finanza, "Il Comune aveva stimato la riduzione del canone nell’ottobre 2021 ricomprendendo nel calcolo degli incassi anche le somme derivanti dai diritti televisivi, da partite nazionali e internazionali, applicando una riduzione per le stagioni sportive citate in precedenza, rispettivamente del 22,737% e del 19,59% per un pagamento complessivo di 3.876.742,14 euro".
Proseguendo: "Nei ricorsi, i due club meneghini hanno contestato la decisione del Comune di ricomprendere nella nozione di incassi i proventi derivanti dai diritti televisivi sostenendo che 'la commercializzazione dei diritti televisivi sia diritto di esclusiva proprietà delle società, svincolato dall’utilizzo dello stadio'".
Stando alla posizione dei giudici, non solo la Convenzione tra il Comune, proprietario dello stadio, e i club dà ragione all’amministrazione, ma va tenuto in conto anche che "nel periodo della pandemia l’abbonamento alle pay tv ha costituito l’unico modo per poter assistere alle partite della propria squadra, sostituendo interamente la modalità in presenza e passando così da modalità alternativa per seguire le partite a modalità ordinaria, a causa delle restrizioni di accesso.
Del resto, presupposto fattuale, oltre che logico, per poter beneficiare dei diritti televisivi, come per la visione in presenza della partita attraverso l’acquisto di un biglietto di ingresso, è lo svolgimento della competizione all’interno dello Stadio Meazza e, pertanto, diventa irragionevole differenziare, nella nozione di incassi, gli uni (i diritti televisivi) dagli altri (i biglietti di ingresso), posto peraltro che la trasmissione delle partite tramite la tv ha il principale effetto di allargare il potenziale numero di spettatori". Per questa ragione l'Inter non ha diritto a uno sconto sull'affitto oltre a quello di cui ha già goduto.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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