Facchetti a RadioNerazzura: "Partenza di Skriniar non scontata. Nuovo stadio? Basta con le prese in giro"
Gianfelice Facchetti, intervenuto ai microfoni di Radio Nerazzurra, ha esordito commentando la questione relativa al nuovo stadio: "Per me è sconcertante che non si tenga conto delle alternative e soprattutto il modo in cui viene propinato il tutto, con una mancanza di posizione da parte del Comune. E poi anche il fatto che Bonomi, il giorno del dibattito pubblico, abbia negato addirittura i 70mila di domenica, dicendo che erano invece solo 60mila: vedremo come andrà a finire. Ma è una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi, fatta solo per far passare la propria idea: questo è molto fastidioso. Si parla di dibattito pubblico ma non c'è un reale dialogo. Non credo però che i giochi siano fatti, per me è ancora tutto da vedere".
L'Inter di oggi. "Sappiamo tutti che ci siamo lasciati alle spalle un'estate non semplice, con giocatori che dovevano partire, altri che dovevano arrivare. Questa sorta di incertezza ripetuta non ha fatto bene all'ambiente: perché ogni giocatore ha bisogno di un riconoscimento che va al di là dello stipendio. Ed è normale che a volte, in una fase di incertezza, si pensa più all'io che al fare squadra. Ma adesso si è presa un'altra strada, quella giusta. Cercavamo una risposta e questa c'è stata. Di una cosa sono sicuro: questa sta stagione non sarà fatta di rimpianti. L'Inter è viva e lotterà: ha tutte le carte in regola per giocarsela".
Il capitolo scudetto. "Ovviamente non sono bastate due vittorie per rosicchiare punti alle altre: le squadre davanti in classifica sono parecchie. L'unica cosa che puoi fare ora è mettersi a lavorare a testa bassa. Può essere una stagione simile a quella vista nel 2020, spaccata in due. E chissà che giocatori riconsegneranno le Nazionali. Poi ovvio servirà una ripartenza sprint: l'Inter non mollerà la presa".
Il futuro di Skriniar. "Non so se è già tutto scontato. Adesso è il capitano e non escludo che possa rinunciare a qualche guadagno superiore: magari ora la fascia lo ha galvanizzato. Dobbiamo sperare che ogni tanto qualcuno faccia scelte differenti. Anche perché se tutti scelgono il contratto più ricco, inutile sperare in un calcio diverso. Per questo non escludo che Skriniar possa alla fine sposare ancora l'Inter: per scrivere la storia e farlo da capitano da qui in avanti".
Il rientro di Lukaku. "Ha caratteristiche uniche, anche se Dzeko ha dato tantissimo sin qui. Lukaku ha qualche anno in meno ed è un'arma in più per questa Inter. Ecco, almeno siamo usciti dall'idea della dipendenza: ma ora lo vogliamo rivedere in campo".
Ancora sullo stadio. "Sarebbe bello sentire il parere di chi ha centinaia di migliaia di follower. Non è un fatto di nostalgia, ma di intelligenza: non bisogna prendere in giro la gente, cosa che con San Siro sta succedendo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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