Caso Suarez, il legale: "C'era accordo con la Juventus. Contatti anche con la Roma"
Continua a tenere banco l'inchiesta della procura di Perugia in relazione all'esame farsa di Luis Suarez. Il legale del Pistolero, Ivan Zaldua, ha smentito quanto dichiarato da Andrea Agnelli che aveva parlato di un Suarez che si era proposto via sms a Fabio Paratici. A fine agosto, dopo che il Barcellona aveva comunicato al giocatore la volontà di non confermarlo, fu la Juventus tramite Paratici a contattare il giocatore, contattando poi in seguito Zaldua. Come riportato da Gazzetta.it che riferisce le parole del legale, l'accordo tra le parti fu raggiunto subito attraverso telefonate e scambi di mail. C'era un'intesa per un biennale: 11.250.000 euro per la prima stagione (6 milioni di base fissa) e 12.450.000 euro per la seconda (7 milioni 200 mila euro il fisso).
I bonus erano legati alle presenze e al rendimento in termini di gol, soprattutto in Champions League. È a quel punto che la Juve si rende conto che il calciatore non ha il passaporto comunitario e fa così partire l'iter per ottenerlo, partendo dall'esame di lingua. A metà settembre iniziano ad esserci dubbi sulle tempistiche e la Juve molla la presa, con il calciatore che però decide di sostenere comunque l'esame. A quel punto Suarez, tramite il suo legale, inizia a trattare con altri tre club: Roma, Paris Saint-Germain e Atletico Madrid, dove poi effettivamente si accaserà l'attaccante.
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