Lautaro in conferenza: "Stesse sensazioni del Mondiale. Tanta voglia di portare il trofeo a Milano"
È la vigilia dell'ultimo atto di una stagione indimenticabile: a poco più di ventiquattro ore dalla finale contro il Manchester City, sarà Lautaro Martínez uno dei tre calciatori che accompagneranno Simone Inzaghi in conferenza stampa allo stadio Atatürk. L'appuntamento è per le 16.15 (ore italiane): vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
16.40 - Inizia la conferenza stampa.
Pochi mesi fa ha vissuto la vigilia del finale del Mondiale: c'è qualche analogia?
"Sono le due finali più importanti che un giocatore può giocare. Cambia solo la maglia, le sensazioni sono le stesse: uniche. Il merito è del lavoro che abbiamo fatto come gruppo: siamo all'ultimo passo, dovremo essere pronti".
Qual è l'approccio a queste partite da un punto di vista mentale? Il City punta molto sul possesso e concede poco all'avversario: ha sentito Julian Alvarez?
"Sappiamo che il City è un avversario molto difficile da affrontare, ma noi siamo pronti. Ci siamo preparati bene negli ultimi giorni, avremo altre due sessioni di allenamento per affinare i dettagli. Non ho sentito Julian, l'ho invitato al mio matrimonio ma purtroppo non è potuto venire".
Vincendo sarebbe la stagione più bella della sua vita.
"Sicuramente è stato un bellissimo anno per me e per la mia famiglia: ho vinto un Mondiale e ho vinto con l'Inter, ora c'è quest'altra finale che mi emoziona molto. Sono soddisfattissimo di questa stagione, speriamo di chiuderla in bellezza".
Ha qualche problema fisico o è tutto risolto?
"Il problema alla caviglia è alle spalle. Ho avuto una stagione estremamente intensa e ho sentito parecchio dolore nella prima parte della stagione, ma ora mi sono ripreso. Scaloni mi ha dato la possibilità di riposarmi un po', sono stato curato bene".
La vittoria al Mondiale l'ha resa ancora più leader?
"Questa finale significa molto per me e i miei compagni. Abbiamo affrontato un girone tosto con Bayern e Barcellona, averlo superato è merito nostro. Poi abbiamo affrontato Porto, Benfica e Milan: abbiamo raggiunto la finale per il gran lavoro svolto insieme al mister e al suo staff. Ho imparato tanto, sento tanta responsabilità perché sono all'Inter da cinque anni, ma io e i miei compagni saremo pronti per la gara di domani".
Il City ha l'obbligo di vincere, per voi è un sogno. È d'accordo?
"Dentro di noi abbiamo molta voglia di vincere e portare il trofeo a Milano. Sicuramente per noi è un grandissimo sogno, difficile da realizzare, ma abbiamo lavorato sodo per arrivarci e manca solo un ultimo passo per raggiungerlo".
La storia è piena di squadre che hanno sovvertito i pronostici: che partita si aspetta domani?
"La personalità non potrà mancare, quella è la prima cosa. Così come il cuore e la voglia di vincere: abbiamo la possibilità di portare a Milano un trofeo che manca da tantissimo tempo. Dovremo giocare con il petto in fuori e a testa alta".
Nel 2010 in attacco c'era Milito: come vedere questa 'coincidenza'?
"So bene cosa abbia ottenuto Diego in questo club, e sono orgoglioso di far parte di questa squadra. Spero di fare una grande partita domani e di aiutare i miei compagni, facendo qualcosa di simile a quello che ha fatto Diego in quella finale".
16.50 - Finisce la conferenza stampa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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