Inzaghi in conferenza: "Domani testa fredda e cuore caldo. I giocatori sanno il valore della gara"
10.20 - La conferenza stampa di Simone Inzaghi, alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions League contro il Milan, è in programma per le 12.30 di oggi. Seguite con L'Interista la diretta testuale delle dichiarazioni del mister. In seguito, alle 15.30, si svolgerà la rifinitura del match con i nerazzurri in campo.
12.43 - Inizia la conferenza di Simone Inzaghi. Le prime parole: "Non siamo stati fortunatissimi per il girone di Champions. Ma probabilmente Barcellona e Bayern Monaco non erano contentissimi dell'Inter in terza fascia e in accoppiamento. Siamo in fiducia, siamo qua e domani serve un passo importante".
Cosa serve per affrontare il Milan domani?
"L'avevo già detto prima del Benfica, sarò ripetitivo ma domani giocheremo insieme. Tifosi? Non ho dubbi: sono stati sempre con noi, nei momenti molti belli ma anche in altri difficili. Per quanto riguarda noi, ci vorrà testa fredda e cuore caldo, ma è l'unica strada per affrontare partite come quella di domani".
In America latina c'è grande attenzione per la partita. Come sta Lautaro e fisicamente Correa?
"Correa ha chiesto lui il cambio. Non l'avrei cambiando perché mi stava piacendo col Sassuolo. Le sensazioni sono buone e lo valuteremo: dovrebbe farcela ma non ho questa certezza. Lautaro è in un ottimo momento e si sta alternando con gli altri nel migliore dei modi".
Ti senti più tranquillo rispetto all'andata?
"È una vigilia importantissima, ma da allenatore le vivo tutte abbastanza nello stesso modo. Domani una delle partite più importanti nella storia ultracentenaria dell'Inter. Sappiamo di avere un meritato vantaggio, sappiamo che non dovremo gestirlo ma che dovremo giocare e contro una squadra forte con tantissima qualità".
Cosa dice invece di Lukaku? È ancora sotto i livelli dei primi anni all'Inter?
"Lo conoscete. Sapete quello che può fare. Io da allenatore avevo riportato qui con entusiasmo per vederlo come l'abbiamo visto nell'ultimo mese. Purtroppo ha avuto un imprevisto, come Brozovic, che ce l'ha tolto per cinque mesi e la squadra ha dovuto soffrire senza. Mi vengono in mente partite giocate benissimo anche senza di loro, ma Lukaku è quello che avete visto di recente. Ha un fisico incredibile e tre partite alla settimana non so se può gestirle. Ma è stato fondamentale all'Olimpico".
Come si gestisce il Milan ferito? E l'arbitro?
"Difficilmente ne parlo degli arbitri. Nella gara d'andata c'è stato un episodio che andava valutato in un altro modo, mi riferisco al fallo di Krunic su Bastoni. Non è stato così e non c'è nessun problema. Come la designazione dell'arbitro francese con quattro giocatori della stessa nazionalità al Milan. Col Milan non possiamo gestire una partita per 90 minuti: ci saranno delle insidie ma dovremo gestire il tutto nel migliore dei modi".
Dobbiamo rispettare le sue scelte perché ha ragione lei. Apprezzo molto il suo comportamento elegante. Dal punto di vista tattico, si può pensare di abbassare un po' più il baricentro?
"Intanto ti ringrazio per le parole che hai speso. Per le mie scelte leggo e ascolto poco, ma so tutto. La mia grande fortuna è anche del mio staff che ascolta e legge poco. Dopo la partita è sempre facile parlare, poi è andata in un modo all'andata. Noi allenatori dobbiamo fare scelte in via quotidiana, ce lo impone il mestiere. Sulla partita di domani non sappiamo cosa ci aspetta, ci saranno dei momenti in cui saremo più aggressivi e momenti in cui dovremo difendere. Dovremo coprire il campo nel migliore dei modi e affrontiamo una squadra che, a prescindere da Leao, ha tanta qualità".
Se riuscisse a sbarcare in finale, sarebbe il quinto allenatore italiano a farlo.
"Sappiamo di essere a 90 minuti da un sogno. Ho la fortuna di allenare questi ragazzi, abbiamo l'occasione di giocare anche la finale di Coppa Italia. Durante la sosta Mondiali abbiamo lavorato, nonostante i problemi di Dumfries, Brozovic e Lukaku. È stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare, pensando al campionato cinque giornate fa eravamo lontani dal nostro obiettivo. Ora però ci concentriamo sul domani e abbiamo una partita da gestire contro il Milan".
Come ha avuto l'idea di spostare Calhanoglu in regia?
"È stata una scelta e un'intuizione. Ci è venuto a mancare un giocatore importante come Brozovic. Ho pensato che Calhanoglu fosse la soluzione più importante che potessi avere. Non aveva mai fatto quel ruolo, aveva giocato tantissimo l'anno precedente. Abbiamo comunque giocatori in grado di gestire i cambi di posizione".
Dipende da voi la qualificazione?
"Assolutamente sì. Sappiamo chi andremo ad affrontare. Siamo in un ottimo momento, siamo pronti per una partita di questa importanza, ci siamo già passati, con una squadra forte col Benfica era lo stesso identico vantaggio. Col Milan sarà una gara simile a quella col Sassuolo: una partita piena di insidie che dobbiamo essere in grado di gestire".
Come si evita il sentirsi già in finale? Come si gestisce il "braccino"?
"Siamo una squadra matura e seria. Meritato il vantaggio, ma non dovremo speculare niente. Serve una partita forte, di aggressione. Il "braccino" non deve assolutamente venire, ci sono giocatori che sono campioni, campioni del Mondo come Lautaro. Tutti giocatori che sanno il valore della partita, dobbiamo giocarla come nell'andata e come nelle gare decisive".
Questo derby può essere uno spartiacque?
"Ne avevo già parlato nell'ultima conferenza. Riveste una partita importantissima, lo sa Francesco e lo sanno i suoi compagni. Noi vogliamo arrivare là e ci siamo vicini. Poi ci sono partite che possono indirizzare la stagione. Le critiche se non sono pretestuose, come spesso accade, ci devono essere di grande aiuto e consiglio. La partita di domani, inutile di girarci intorno, riveste una grandissima importanza".
Il turnover viene vissuto bene dai giocatori. Come ci è arrivato?
"Innanzitutto è lavoro quotidiano per come lavora l'intera rosa. Non abbiamo un numero elevato di giocatori, ne abbiamo venti. Fontanarosa, Zanotti.. per loro sono partite complicate queste. Dopo il Mondiale però si è creato qualcosa: con una semifinale di Champions e una finale di Coppa Italia c'erano le speranze ma non erano preventivate. Con un calendario difficile da gestire serviva un ricambio: siamo stati bravi a gestire le forze, chiedendo a tutti i componenti della rosa un grandissimo contributo".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati