ESCLUSIVA - Rinaudo: "Inter destabilizzata, Inzaghi la tiene unita. De Vrij? I ricambi ci sono"
Inter-Napoli alle porte. I nerazzurri arrivano ad un match così importante, in termini sia di classifica che di fiducia, un poco rimaneggiati, viste le assenze per infortunio di De Vrij e Sanchez, oltre che con i vari i vari Dzeko, Bastoni e Barella, tornati non esattamente al 100% dalle sfide con le proprie nazionali.
Quella di San Siro è però sicuramente una gara da non sbagliare, a prescindere da chi sarà scelto fra gli undici iniziali: non c'è altro tempo da perdere per la Beneamata. La redazione de L'Interista ne ha parlato con l'ex difensore azzurro, Leandro Rinaudo, oggi responsabile del settore giovanile del Palermo.
Che significato ha questa partita?
"Una sfida decisiva, i tre punti spostano sempre gli equilibri ed a fine campionato te li ritrovi accorgendoti che hanno fatto la differenza. Anche se ancora mancano molte partite. Si affrontano due squadre in salute, stanno bene entrambe. Inzaghi sta facendo un lavoro importante, dopo la partenza di Conte, una cosa tutt'altro che scontata".
Da ex difensore, quanto può pesare l'assenza di De Vrij, con Bastoni tornato leggermente acciaccato?
"Sono giocatori importanti, hanno dimostrato il loro valore sotto il profilo tecnico, tattico, di personalità. Chi subentra però ha la possibilità di mettersi in mostra e dimostrare all'allenatore di poter confidare su di lui. A questi livelli sicuramente quando mancano giocatori così non è una cosa da poco, ma ricordiamoci che pariamo dell'Inter, che ha una rosa assolutamente competitiva".
Il lavoro di Spalletti quanto sta pesando per il Napoli e per Napoli?
"Pesa tanto, sono un estimatore di Spalletti, vedendolo da fuori. Per il suo modo di gestire, di comunicare, di trasmettere i suoi concetti durante l'anno. Credo che la mano di Luciano si veda in maniera importante già ora".
E quello di Inzaghi all'Inter?
"Sono stati bravi Lotito e Tare a credere in lui, ci hanno visto lungo sulle sue capacità, ad investire sul suo profilo. Da quando ha iniziato ad allenare in prima squadra alla Lazio ha fatto un lavoro eccezionale sia in termini di risultati che di valorizzazione dei giocatori. Ora ha fatto sicuramente un passo in più in avanti, visto che l'Inter è un ambiente diverso, in termini storici. Il cambio con Conte, i problemi societari, la cessione di alcuni top player hanno destabilizzato l'ambiente. Per questo Inzaghi sta facendo un lavoro eccezionale tenendo unito il tutto".
Che partita ti aspetti da Lautaro, che ha subito qualche critica in questo periodo?
"Lautaro è un giocatore determinante, un nazionale argentino. Nella vita, come nel calcio, si vivono momenti positivi e negativi. Ma rimane uno dei top d'Europa e tornerà presto a segnare".
Tu hai a che fare con i giovani al Palermo: l'Italia ai playoff ti sorprende, oppure essendoci tanti giocatori giovani, fa parte del percorso di crescita?
"Sorprende perché ti chiami Italia e perché hai appena vinto l'Europeo, ma non in termini calcistici. Perché come dicevi bene tu è una squadra giovane. Ha avuto anche sfortuna in qualche episodio, a differenza che durante gli Europei. Abbiamo tutte le carte in regola per centrare questa benedetta qualificazione. Se arriverà ci potrà essere un imput, una bella ondata di positività per affrontare il Mondiale".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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