ESCLUSIVA - Moratti: "5 maggio, il figlio di Simeone chiuda il cerchio...". Poi la risposta a Sacchi
Corsi e ricorsi storici, suggestioni e scaramanzie: quando mancano due settimane alla fine di uno dei campionati più combattuti di sempre, ci si aggrappa a qualsiasi cosa per mantenere viva la speranza.
Dall'augurio di una nuova "fatal Verona" ai cugini del Milan ai messaggi di incoraggiamento con i quali i tifosi dell'Inter stanno caricando gli attaccanti dell'Hellas sui social network, prossimo avversario dei rossoneri domani allo Stadio Bentegodi. Sì perché la squadra di Inzaghi il suo lo ha fatto, stavolta, vincendo in rimonta contro l'Empoli. Ora però deve attendere per forza di cose un passo falso dell'avversario.
La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva l'ex presidente della Beneamata, Massimo Moratti, che non si è tirato indietro quando si è trattato di tirare in mezzo la cabala.
Presidente, quanto ci crede allo Scudetto?
"Adesso è il tempo della scaramanzia e dell'attesa: aspettiamo il Milan sperando in un passo falso. Ci credo come doveroso che sia, come ci credo dal primo giorno della stagione, come ci crede ogni interista. Sicuramente abbiamo dimostrato di avere il carattere per poterlo fare, per provare a vincere questo scudetto, però...".
Non dipende più soltanto dall'Inter.
"Infatti, non dipendendo più soltanto da noi, quel che possiamo fare è quanto l'Inter ha fatto ieri: vincere e sperare di aver messo pressione all'avversario".
Qualche tifoso sui social scrive: magari il Cholito ci restituisce quanto ci ha tolto il Cholo nel 2002...
"(ride, n.d.r.) Bella questa, davvero. Potrebbe essere la soluzione ideale per chiudere il cerchio e per tornare in amicizia con il grande Cholo. Spero che vada così. Si scherza, con lui l'amicizia c'è e ci sarà sempre, anche se certe cose si fa fatica a dimenticarle, anche dopo anni".
Un Lautaro così è da blindare ad ogni costo?
"Bravissimo, sì. Finalmente sta riuscendo ad esprimere al massimo tutte le sue qualità, è cresciuto tanto. Ieri ha fatto due gol meravigliosi, dal coefficiente di difficoltà elevato. Sicuramente il giocatore da cui ripartire in ogni caso".
Magari al fianco di Dybala...
"Due giocatori con quella classe riuniti nello stesso club... magari! Sarebbe molto interessante vederli giocare assieme all'Inter, vediamo come evolve la cosa".
Indipendentemente dal finale, le è piaciuto come Inzaghi ha impattato nel mondo Inter al suo primo anno?
"E' stato bravissimo, per tirare le somme aspettiamo di vedere il finale di stagione. Sicuramente sono fiducioso anche per il futuro, si può costruire qualcosa di veramente bello. Le cose belle però vanno costruite giorno per giorno con il lavoro".
Sacchi ha definito quello dell'Inter come un "calcio anni '60", spiegando come manchino il pressing e la ricerca del dominio del gioco. Che ne pensa?
"Dipende cosa intende quando parla di calcio anni '60, non so a quale si riferisse in particolare, perché al tempo si giocava con il libero. Se penso a noi, al tempo avevamo il Mago Herrera che faceva un calcio di contropiede meraviglioso e non penso che somigli a quel tipo di gioco lì. Ma Sacchi è sicuramente più istruito e colto di me sul calcio per dire quel che pensa".
Come reagisce alla notizia del Milan che potrebbe andare in mano ad un fondo del Bahrain?
"Queste sono cose che stanno accadendo sempre con maggiore facilità, soprattutto all'estero, ma ora anche da noi. E' sicuramente un grande cambiamento, ma anche una cosa alla quale bisogna abituarsi per restare al passo, basti guardare il Chelsea che potrebbe essere rilevato da un fondo americano".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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