ESCLUSIVA - Georgatos: "Inzaghi troverà il punto debole di Pep. Inter alla pari"
“Sono fiducioso e teso allo stesso tempo” – esordisce così l’ex terzino nerazzurro Grigoris Georgatos, alla vigilia della finale di Champions League di quella che è rimasta, ancora, la sua squadra del cuore. “Sono qui a Istanbul con mio figlio, interista anche lui ovviamente” – spiega il greco in esclusiva ai microfoni de L’Interista.
Con lui abbiamo parlato della sfida di domani, che vivrà da vicino grazie all’invito ricevuto ad assistere all’evento. Al quale, non sapeva se andare per la troppa tensione: “E’ come se dovessi scendere io in campo. Vivo molto intensamente le partite dell'Inter, mi emozionano”.
Come va la gestione delle emozioni?
“Un po' di tensione c'è: è una finale ed è logico che ci sia grande attesa da parte di noi tifosi. Bisognerà essere pronti da tutti i punti di vista e penso che la squadra arriverà preparata sull'avversario e su come fermarlo”.
Il Manchester City è battibile?
“Secondo me essendo una finale tutte e due le squadre hanno le stesse possibilità, non sono d'accordo nel dare i nerazzurri per spacciati e nemmeno per sfavotiti. Sia l'Inter che il Manchester City hanno dimostrato di essere molto forti, di aver fatto grandi cose per meritarsi questa finale e sarà un bello spettacolo”.
Darmian, Dimarco, Gosens, Dumfries, Bellanova: chi ti piace di più oggi nel tuo ruolo?
“Dico che non vorrei essere nei panni di Inzaghi perché in quel ruolo in particolare l'Inter ha grandi scelte. Chiunque giocherà dovrà essere determinato e concentrato in ogni secondo della partita, perché di fronte ci saranno avversari impegnativi”.
Su cosa può puntare Inzaghi per mettere in difficoltà Guardiola?
“Mi piace molto Inzaghi, credo che sia un allenatore molto preparato e soprattutto che riesca sempre a trovare il punto debole dell'avversario. A mio avviso sarà capace di trovare il punto debole anche del Manchester City di Guardiola. Che non è una macchina perfetta. Trovando il punto debole farà la partita su quell'aspetto lì”.
Con quale attaccante ti trovavi meglio a giocare?
“Bobo Vieri e Ronaldo. Bobo era quello a cui riuscivo a mandare il pallone telecomandato. Il Fenomeno era più veloce e tecnico e quando gli davi la palla molte volte c'è la sbrigava da solo diciamo così (ride, n.d.r.)”.
Questa Inter si avvicina alla tua come forza, data l’abbondanza in alcuni ruoli?
“Come forza assoluta si avvicina, ma a livello di tecnica ora non c'è paragone perché eravamo veramente molto forti”.
Degli attaccanti di oggi, con chi ti sarebbe piaciuto giocare?
“Mi sarebbe piaciuto giocare con Lukaku: un altro attaccante da servire con i miei palloni... quanti assist avrei potuto fargli!”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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