Lukaku meglio perderlo che trovarlo. Marotta dà fiducia a Inzaghi, ma basta passi falsi

Lukaku meglio perderlo che trovarlo. Marotta dà fiducia a Inzaghi, ma basta passi falsiTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 13 ottobre 2023, 22:56Editoriale
di Patrick Iannarelli

E chi se lo aspettava che durante la pausa Romelu Lukaku sarebbe tornato a parlare dopo settimane di silenzio. È vero, le parole del belga sono di due giorni fa, ma fanno ancora ridere parecchio: "Ci sono stati momenti in cui avrei potuto davvero esplodere, cinque anni fa probabilmente l'avrei fatto. Molto è stato detto e scritto su di me l'estate scorsa, e fra queste cose sono state dette molte cazzate. Ora mi sono concentrato su ciò che posso fare bene: giocare a calcio. Ho lavorato duramente tutta l'estate". Questo è uno dei motivi, anzi forse quello principale per cui mesi fa continuavo a ripetere che un giocatore così meglio perderlo che trovarlo. 

Spacca lo spogliatoio, non riesce ad accettare determinate scelte, tira sempre l'acqua al proprio mulino. È vero, ha il senso del gol e in Italia la butta dentro con facilità, ma sul piatto della bilancia gli atteggiamenti pesano parecchio. Non si può e non si deve mai considerare un professionista soltanto da come porta a termine il proprio lavoro, ma anche il modo in cui svolge il compito. Il fine giustifica i mezzi, ma un pizzico di etica ogni tanto non fa mai male. Certo, poi l'Inter nemmeno si è dovuta leccare le ferite così tanto visto che Marcus Thuram è stata la pesca migliore che si potesse ottenere nel mare degli svincolati.

E nel secondo weekend di sosta mi hanno fatto riflettere anche le parole di Giuseppe Marotta a Sky Sport: "Il fatto di aver pareggiato con il Bologna e perso con il Sassuolo è una fase interlocutoria della stagione ma non posso che essere estremamente ottimista da una parte e contento dall’altra del lavoro che sta facendo Inzaghi. Sta dimostrando con i fatti, con i risultati, con le prestazioni, che è veramente un allenatore preparato per allenare la nostra squadra, non sono infortuni di percorso ma fanno parte del percorso. Il cammino è lungo, bisogna avere pazienza, capire gli errori che sono stati fatti in queste due partite e cercare di migliorare". Non per puntualizzare sempre, ma qualche segnale criptato nel Marottesimo c'è e si intravede: va bene aspettare, ma basta perdere punti preziosi. 

L'Inter è cascata un po' nelle vecchie abitudini, roba che spesso fa imbestialire, come giusto che sia. questa squadra ha tutto per poter aprire un ciclo vincente, ma deve trovare il ritmo giusto, quel martello sull'incudine per potersi sbarazzare di tutti gli avversari. L'Inter ha le carte in tavola per riprendere da dove aveva lasciato lo scorso anno e per contendersi quella seconda stella con un Milan che sembra aver ritrovato la via smarrita: la superiorità, almeno sulla carta, c'è. Si è visto nel derby. Ora però bisogna cambiare passo: il cammino è lungo, ma dopo la sosta bisogna ripartire. Subito.