L’errore del mondo Inter, non di Simone Inzaghi. Calendario uguale al Milan, il peggio è adesso
Vedremo se il gol di Sandro Tonali assumerà la copertina della stagione 2021-22, la somma la farà solo il totale e adesso con il Napoli fuori il finale sarà un lato o l’altro del Naviglio. Ma il colpo di reni a 3 minuti dalla fine del Milan evidenzia l’errore che il mondo Inter rischia di commettere di nuovo, e per mondo Inter mi riferisco all’ambiente di tifosi e critica attorno alla squadra.
Il derby vinto alla grande ha acceso questo atteggiamento, e la vittoria ancora più straripante contro la Roma l’ha consolidato: molti tifosi nerazzurri hanno ripreso a masticare dolce, affidandosi al primato del gioco e sentendosi sul viale dello scudetto in virtù della partita in meno. Errore non nuovo anche solo in questa stagione, quando questa attitudine ‘ammorbidente’ trasudava dal San Siro nerazzurro proprio invece quando c’era da serrare le fila all’inizio del periodo di ferro.
Errore che finora non ha commesso Simone Inzaghi, conscio che il sapere di giocare meglio non darà garanzia automatica di vittoria. Ma è un entusiasmo che diventa difficile da addomesticare, e che rischia di tradire la squadra per eccesso di fiducia. Non è accaduto contro la Roma perché l’Inter ha capito che doveva spingere di più e meglio: al 29’ la prima occasione dell’incontro l’hanno avuta i giallorossi, e allora un minuto dopo è arrivato il gol frutto di una verticale attraverso ben 4 tocchi di prima.
Questa l’umiltà da cui l’Inter non può prescindere, perché il peggio deve ancora venire: i prossimi 7 giorni sono quelli che faranno o meno lo scudetto. Se l’Inter prenderà 6 su 6 contro Bologna e Udinese, allora davvero si potrà ritenere in vantaggio, e non solo per aver effettivamente superato iil Milan in classifica. Due trasferte tignose, si è visto in Bologna-Udinese di nuovo quanto giochino entrambe sbarazzine. E nelle gambe dell’Inter aumenteranno le tossine per due infrasettimanali consecutivi.
E diventano decisive anche perché il calendario per Milan e Inter adesso è simile: perché la situazione cambia giornata dopo giornata, e se l’Inter adesso si ritrova una Sampdoria e un Cagliari in piena corsa salvezza adesso più drammatica, al Milan invece sono spuntati un Verona e un Sassuolo esclusi da tutto e il cui proverbiale animus pugnandi si sta affievolendo.
Torna a pareggiarsi il grado di difficoltà. Ma quella che ancora non è nemmeno pari è la classifica: Milan 74, Inter 72. La partita in meno dell’Inter è soltanto una potenzialità, addirittura anche solo un pareggio rischia di attentare alle ambizioni dell’Inter. Per l’Inter di Inzaghi il Bologna sarà ancora più difficile di quanto non sembri.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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