Empoli, Andreazzoli: "Contro l'Inter largo a Bajrami. Pinamonti è motivato"
Alla vigilia della sfida all'Inter, il tecnico dell'Empoli Aurelio Andreazzoli è intervenuto così in conferenza stampa. Queste le considerazioni dell'allenatore sul successo colto a Salerno: "L'interpretazione del possesso nel secondo tempo poteva essere migliore, abbiamo perso i tempi, ma ci è servito per verificare certe situazioni. La metafora dell'elmetto e del violino si è verificata, in un ambiente particolare contro una squadra che sta perdendo 4-0 davanti al proprio pubblico e deve riscuotersi".
Come si ferma una squadra come l'Inter?
"Siamo coscienti di giocare contro i campioni d'Italia: ho qualche statistica che raccogliamo sempre. Ha una media gol altissima, prima per tiri in porta, gol realizzati, occasioni da gol etc etc. Se leggi i nomi della panchina di rendi conto che parli di una corazzata. Noi non partiamo battuti però, dobbiamo meritarci la possibilità eventuale di fare risultato. Conosciamo i nostri limiti e i pregi, cercheremo di metterli in campo. Mi auguro che la squadra possa esprimere il meglio che ha. Ho sempre perso con Inzaghi, non si può che migliorare la situazione".
Ci dobbiamo aspettare un turnover o si va verso una conferma totale?
"Sapete che non amo anticipare nulla, se non lo dico ai ragazzi, non voglio che escano queste cose. Chi sarà chiamato in causa dovrà dimostrare di essere all'altezza, ma abbiamo un gruppo che ha sempre risposto bene".
L'approccio sarà fondamentale, specie contro una squadra come l'Inter.
"Per scelta nessuno si metta a subire l'avversario, aspettare sì ma subire no. Cercheremo di sviluppare meglio possibile quello che sappiamo fare così come lo farà l'Inter. Il campo dirà se saremo capaci di farlo e quanto".
Con tre vittorie in trasferta, l'Empoli ha già migliorato l'ultimo anno in Serie A. Questo è figlio dell'atteggiamento della squadra?
"Noi cerchiamo di interpretare le partite sempre alla stessa maniera. Ci sono giornate in cui ci sei di più e altre in cui ci sei di meno, una cosa abbastanza normale".
Pinamonti è in formissima: sarà ancora più motivato dalla sfida contro la squadra che lo ha lanciato?
"Bisognerebbe chiederlo a lui, ma a vedere le ultime gare non credo che abbia bisogno di stimoli particolari, ha fatto e sta facendo benissimo. Chiaro, giocare contro gli ex compagni è una bella soddisfazione".
Come sta Di Francesco?
"Ancora non vogliamo affrettare i tempi. È una situazione lievissima ma preferiamo non averlo a disposizione per ora".
C'è un po' di senso di rivalsa nei confronti dell'Inter dopo la notte di due anni fa?
"Assolutamente no. Situazione cancellata, anche se mi dà un po' di dolore quando la rivedo".
Può essere la gara di Bajrami? Come lo stai vedendo?
"Gioca domani, facciamo prima. Lui lo saprà da voi".
L'Empoli è primissima nella classifica dei fuorigioco fischiati contro: come mai?
"Dobbiamo fare più attenzione in primis. Il secondo motivo è quello che mi piace, andiamo a cercare di fare quello che abbiamo in animo di fare, vale a dire attaccare la profondità. A me piace andare a vedere cosa c'è lì dietro, come diceva un mio maestro".
Avrebbe preferito un'Inter meno arrabbiata dopo quando è successo a Torino?
"Questi son sempre arrabbiati... i calciatori di livello lo sono sempre, in senso sportivo ovviamente. Hanno sempre la testa rivolta alla vittoria, questo fa la differenza. Quando li affronti sono sempre al massimo, non ti vogliono concedere niente e quando lo fanno è perché li hai messi in difficoltà".
Oggi ci sono due scontri diretti importanti in ottica salvezza: si augura qualcosa?
"Due pareggi".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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