ESCLUSIVA - Collovati: "Inter da Scudetto se Inzaghi sistema la difesa. Sul Porto..."
Tempo di riflessioni, di bilanci ed anche di mercato: con il Mondiale in Qatar che prende la scena e l'interesse generale, in casa Inter c'è spazio per valutare questi primi mesi della stagione 2022/23.
La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva l'ex difensore nerazzurro, campione del Mondo con la nazionale italiana nel 1982, Fulvio Collovati.
Il Napoli gioca un campionato a parte come dice Allegri? O vede qualche squadra in grado di contrastarlo?
"Fino ad ora ha giocato un campionato a parte sì. Allegri poi è normale lo dica, visto che è un inseguitore. Se continuerà così, allora giocherà un campionato a parte fino alla fine. Riguardo le squadre che possono insidiarlo: beh, non dimentichiamoci che è stato giocato solamente poco più di un terzo di campionato, dunque dico che è presto per emettere qualsiasi tipo di sentenza".
Inter-Porto, Milan-Tottenham, Napoli-Eintracht: le italiane in Champions che prospettive hanno?
"Sono partite secche, andata e ritorno, dunque non si sa mai. Per lavoro sono andato a vedere West Ham-Leicester: ok che il Tottenham è più forte, ma non mi sembra che queste squadre inglesi siano imbattibili. Lo ha dimostrato il Napoli con il Liverpool. Il Milan se la può giocare contro Conte, il Napoli non penso possa avere troppi problemi contro l'Eintrach, così come l'Inter contro il Porto. Rispettare l'avversario è giusto, ma sulla carta possiamo dire che sia stato un sorteggio ottimo".
Come si spiega la differenza di rendimento dell'Inter nei big match di Champions, rispetto a quelli giocati in Campionato?
"L'Inter gioca un calcio votato all'attacco, non è un caso che abbia subito 18 gol in trasferta. Non è accettabile subire 2 reti a partita. Poi negli scontri diretti queste cose le paghi. La visione dell'allenatore è offensiva, questo lascia qualcosa di scoperto nella fase di non possesso. soprattutto con gli esterni di centrocampo: Dimarco fa l'ala sinistra, Dumfries l'ala destra. In mezzo hai ora Calhanoglu che fa gioco, non fa da schermo. Ho sempre detto che i nerazzurri, se regolassero la fase difensiva, sarebbero l'anti-Napoli".
Un problema tattico, quindi?
"Sì, solo quello. Bisogna correggere la fase difensiva per non pagare dazio contro le grandi della Serie A".
Il suo guidizio su Inzaghi? Considerando l'aspetto tattico che della gestione del gruppo.
"Il giudizio dei tifosi è condizionato dal finale di campionato della scorsa stagione. Ci sono molte critiche verso Inzaghi per il fatto che il Milan ha trionfato. Io non sono così critico, anche se riconosco che questa è una squadra che deve coprirsi di più, perché tanto il gol con i vari Dzeko, Lautaro e Lukaku quando tornerà, arriva sempre. Non lo dico perché io sia un difensivista, ma l'Inter non può andare a Roma contro la Lazio e subire 3 gol. Il giudizio dunque non è negativo, ma il tecnico deve migliorare la lettura a gara in corso".
Fra questioni di mercato e di stadio, Zhang dice di non voler vendere l'Inter. Lei vede un futuro della proprietà cinese all'Inter, dopo tante voci di cessione?
"Non gli credo. Un conto sono le dichiarazioni ufficiali, un altro la realtà. Non mi pare che quando sono venute fuori le voci di cessione, ci siano state smentite secche da parte della proprietà. l'Inter è una squadra appetibile. Ci sono i fondi, ci sono gli sceicchi, gli americani... L'Inter non può continuare a vendere i migliori per fare mercato. O aspettare mesi per rinnovare Skriniar per un milione in ballo. Ci sono dei problemi, dunque dovrà andare nelle mani di una società più solida".
Un campione del Mondo, come vivrà il Mondiale in Qatar fra mille polemiche e soprattutto senza l'Italia?
"Lo vivrò con interesse perché lo commenterò, ma al contempo con distacco per l'assenza degli Azzurri. Mi interessa ben poco. I Qatarioti si sforzano di creare interesse, ma leggo che anche dalle loro parti c'è poco coinvolgimento. Un Mondiale frutto di un business che c'è stato fra organizzatori e presidenti... Il fatto che non ci sia l'Italia poi, quando sono presenti nazionali con problemi come l'Iran, crea dispiacere".
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